Cari presidenti di provincia, regione e quant’altri, come tanti non accetto scuse e parole di solidarietà perché, preventivamente chi di dovere, non ha mosso un dito e né ha fatto nessuna richiesta al governo centrale per far fronte a queste catastrofi o per lo meno ridurne i danni. Sì, hanno mandato mezzi e uomini di soccorso, ma non hanno pensato minimamente che tutto ciò si poteva evitare o per lo meno dimezzare.
Vi rammento che sono state fatte innumerevoli segnalazioni a riguardo di torrenti i cui letti erano stracolmi di terra e detriti nonché di grosse falle o meglio aperture fatte dall’uomo per poter entrare abusivamente nelle proprie aziende agricole, delle quali gran parte di queste occupano proprio parti di corsi d’acqua e in alcuni casi l’intero bacino, da moltissimi anni.
Come pure gli innumerevoli fabbricati costruiti, nelle vicinanze dei torrenti e in alcuni casi quasi a ridosso.
Come mai non si è mai impedito ciò?
Forse perché gli abusivi sono potenti ricchi ed anche politici, o forse temibili mafiosi?
O comunque era conveniente lasciar stare perché da questi si potevano ottenere voti per eleggere svariati personaggi della politica corrotta?
Appunto, per lasciare commettere queste vergogne, hanno messo in ginocchio intere popolazioni, da nord a sud, hanno distrutto la storia di queste popolazioni e il benessere che avevano creato i propri avi con sangue per salvaguardare la patria dagli invasori e con il sudore per risollevarla e bonificarla dalle macerie.