Si rammarica qualcuno e molto, per via che ai consigli comunali della città di gente non si vede neanche l’ombra. Aggiunge ancora che, se la gente non va, non va, perché non c’è da vedere o da sentire alcunché. Niente che possa accadere né sotto il sole né sotto la luna. Il tempo si è fermato. Se, chi la pensi in tal modo, abbia torto o ragione, io proprio non so. Racconto, però, un episodio.
Avevo cinque anni e mia mi portò ad un consiglio comunale. La gente stava fuori, perché nell’aula non c’entrava neanche un moscerino. Ad un punto, sentii la voce di mio padre: “Sindaco, consiglieri …”. Allora, un signore, grande e grosso, amico di famiglia ed attivista di partito, mi alzò in aria, sulle sue spalle, e mi portò in aula, a ridosso della transenna. Quanta, quanta gente! E che fuoco! Ognuno concluda come più gli piaccia.