Cari responsabili degli uffici tecnici , dipendenti comunali, assessori e, non ultimo, caro sindaco, penso, che abbiate una grande colpa del degrado in cui noi cittadini siamo costretti a vivere ogni santo giorno. Poiché la scusa <<…non ci sono risorse>> non convince! e ne è la dimostrazione il fatto che in città negli ultimi anni sono piovuti o pioveranno oltre 15.000.000,00 di Euro, per continuare a vedere la nostra città devastata, incompiuta, violentata, rattoppata.
Non credo che quando arriveremo all’ultimazione di questi lavori, se vi arriveremo mai!, la nostra città cambierà i connotati (poiché le somme di cui parliamo avrebbero potuto cambiare nella sostanza e non nella forma l’aspetto di questa città, ne convenite?). Solo alcuni esempi:
Avremo una piazza, nella frazione Scalo, che avevamo prima della cui bellezza si può discutere; avremo un tratto di strada che già avevamo (via Nazionale) che per la qualità del bitume utilizzato ci farà ripiombare nelle buche più profonde nel giro di pochi anni a cui, ahimè, ormai siamo abituati da decenni. Grande cambiamento alla modica cifra di circa 2.400.000,00 €!
Avremo un tratto di lungomare che avevamo prima, ma finalmente pavimentato con betonella (betonella?!!.. ma che pavimento è per costare circa 1.700.000, 00 €?), con una vasta area di verde (quello si) ma solo nel rendering del progetto, perché lo sappiamo e lo sapete che mantenere le aree verdi di colore verde richiede cura e denaro, risorse di cui non siamo dotati e quindi prevedo che nel giro di pochi anni quelle aree si trasformeranno in una sterpaglia di colore giallo – bruno, paesaggio tipico delle zone aride! E non voglio aprire la parentesi incresciosa e imbarazzante legata alle barriere architettoniche.
La novità c’è: il water-front con dune, con una pista ciclabile che è stata pavimentata con un materiale destinato all’usura visto che già (quando ancora i lavori non sono ultimati) presenta delle rotture (e di questo ringrazio i miei concittadini che quanto a senso civico hanno molto ancora da imparare!), con un marciapiede (ne vogliamo parlare? Lo avete già percorso? Si sta disgregando, quindi mi chiedo e vi chiedo: che classe di durabilità era prevista per il calcestruzzo? È una lacuna progettuale o la scelta è stata una libera interpretazione dell’impresa esecutrice dei lavori?); anche qui a barriere architettoniche non siamo messi male. Poi qualcuno mi spiegherà la presenza dei cubi di calcestruzzo, questi ultimi cosa vogliono rappresentare? Perché, se il fine è dissuadere gli incivili a percorrere con gli autoveicoli quei tratti, dovreste usare dei dispositivi diversi … quantomeno a norma di legge e non in cemento altrimenti non riusciamo a cogliere il recupero naturalistico del paesaggio! Anche qui ci ritroveremo con il nulla dopo aver speso circa 2.500.000,00 €
Non sto a discutere la validità dei progetti ma la qualità e la tempistica dei lavori eseguiti, ci saremmo aspettati, visto l’impiego di risorse così importante una maggiore attenzione, maggiore controllo da parte degli uffici tecnici sulla qualità dei materiali impiegati, sulla perfetta regola d’arte, sulle modalità in cui vengono lasciati i cantieri ancora aperti in ordine alla sicurezza e, infine, sui tempi di esecuzione, perché in molti ci chiediamo quando è prevista l’ultimazione dei lavori.
Peccato un ulteriore opportunità persa!