Faccio seguito al comunicato stampa relativo al progetto di fusione dei comuni di Corigliano e Rossano e ribadisco, che la fusione non è urgente, ma urgentissima, non bisogna più cadere nei campanilismi che in passato sono stati deleteri, ormai il Lenzuolo fra Rossano e Corigliano non esiste più.
Una frecciatina anzi un bel po’di frecciatine, sono da indirizzare alle amministrazioni comunali che si sono succedute sia di colore politico di destra che di sinistra, nonché a quella attuale, la quale o è debole oppure gli amministratori non amano molto il territorio.
Come già menzionato sul comunicato stampa a mia firma pubblicato di recente, uno dei maggiori vantaggi che si otterrebbe con la fusione dei comuni di Corigliano e Rossano è quello di attingere con più facilità alle risorse che il governo centrale e la Regione Calabria mettono a disposizione, evitando sperperi inutili e realizzare infrastrutture che permetterebbero un migliore sviluppo economico e servizi migliori per i cittadini.
E negli anni passati di sperpero di denaro pubblico c’è ne stato e non poco, a tal proposito mi permetto di citare alcune opere incompiute, oppure finanziate e mai iniziate.
Le risposte sicuramente sapranno darle i nostri signori amministratori, ai quali mi permetto di chiedere spiegazioni ed elencare una serie di opere:
Depuratorte Consortile Contrada Insiti.
che fine ha fatto il depuratore consortile di contrada Insiti adiacente al torrente Cino, appaltato con un finanziamento di 20 miliardi e più delle vecchie lire, lavori iniziati e abbandonati?
E’ bastato un ricorso promosso dalla famiglia Quintieri, proprietari del fondo sul quale doveva sorgere l’opera per bloccare tutto.
Ospedale Della Sibaritide
Non vorrei succedesse la stessa cosa per la realizzazione dell’Ospedale della Sibaritide.
A proposito di Ospedale, a distanza di anni non voglio malignare e/o pensare che questo continuo tergiversare da parte degli Enti preposti alla realizzazione del predetto Ospedale sia solo un pretesto per non realizzare nessuna struttura, infatti dapprima si sceglie l’area di proprietà Quintieri con i problemi annessi e connessi e successivamente si individua l’area di fronte a quella dei Quintieri.
Non è che alla fine gli altri proprietari spinti dal successo avuto dalla famiglia Quintieri all’epoca per il depuratore promuovono un altro ricorso e bloccano il tutto? Se si dovesse realizzare la strada di collegamento della vecchia SS 106 alla Superstrada, il cavalcavia che doveva nascere sulla ferrovia è stato abbandonato, “Grazie a Dio”, perché quelle due rampe rappresentano solo ed esclusivamente un pericolo pubblico, perciò a mio avviso andrebbero demolite, in quanto per la pendenza naturale che la strada preesistente mantiene, sarebbe più utile realizzare un sottopasso, il quale non sarebbe nemmeno oggetto di allagamenti.
Palazzetto Dello Sport di contrada Insiti
Opera realizzata in comune da Corigliano e Rossano, messa in funzione per un po’ di tempo e successivamente abbandonata, ad oggi è un rudere.
Torrente Leccalardo
La problematica del Torrente Leccalardo:
E’ stato oggetto nel 1973 di un progetto redatto dalla Regione Calabria con finanziamento CASMEZ, ed è stato realizzato il tratto dalla ferrovia al mare e dalla strada comunale a monte, finanziamento di 12 miliardi e più delle vecchie lire.
A monte è stata realizzata la vasca di laminazione nella quale confluiscono il torrente Leccalardo e il torrente Viscigliette e sotto il muro la vasca di decantazione, la predetta vasca di laminazione è stata occupata da terzi, i quali hanno realizzato agrumeti e costruzioni, demolendo persino il muro di sostegno con una grande apertura.
Nel progetto della Regione Calabria per la zona a valle della ferrovia, sono stati realizzati due scolmatori, i quali dovevano smaltire le acque quando il livello dell’acqua del collettore era alta, però i predetti scolmatori non sono stati mai collegati ne alla vasca di decantazione e ne al collettore deviato, nonostante la distanza fosse di soli 200 ml.
Nelle casse del Consorzio di Bonifico sono rimasti circa 3 miliardi delle vecchie lire, che dovevano servire al predetto collegamento, ma a distanza di anni non si sa che fine abbiano fatto.
Questo mancato collegamento, ha causato dal 2000 al 2013 ben cinque esondazioni, provocando ingenti danni alle attività economiche, ai fabbricati per civile abitazione ed agli uffici ubicati alla Contrada Muzzari e alla Contrada Torre di Mezzo, entrambe nel comune di Corigliano Calabro.
E pensare che la Regione Calabria ogni qualvota si verifica l’esondazione del predetto collettore, stanzia somme urgenti occorrenti per effettuare lavori di pulitura, ultimamente ha stanziato 1 milione di euro per interventi urgenti e di questi sono stati appaltati lavori per circa 300 mila euro a ditte che hanno effettuato solo lavori di pulitura spostando il materiale ai lati del torrente e sulla carreggiata per essere successivamente mai rimossi con i mezzi meccanici.
Dei restanti 700 mila euro non si sa niente, eppure le somme stanziate sarebbero sicuramente bastate per il collegamento dei due scolmatori e per la sistemazione di tutto il canalone.
Per la risoluzione definitiva di questo problema, penso, che ne la Provincia di Cosenza e ne il Consorzio di Bonifica, hanno avuto e/o hanno la volontà di realizzare questi due scolmatori, preferiscono tamponare e/o distribuire le somme a disposizione appaltandole di volta in volta alle ditte, in caso di necessità. Poiché le predette somme rappresentano per gli Enti citati una risorsa (nonostante i cittadini pagano la tassa di bonifica dal dopoguerra ad oggi).
Nuova Sede della Pretura ex SS 106
Che fine ha fatto il finanziamento per la realizzazione della nuova sede della Pretura sulla ex SS 106, in contrada Valle? E’ stato fatto lo sbancamento del terreno, sono state realizzate le fondazioni sono stati predisposti i pilastri, ma l’opera è stata abbandonata.
Lungomare di Schiavonea
Il lungomare di Schiavonea, dalla Madonnina al Missionario, lavori iniziati e non completati, anzi abbandonati del tutto così come il tratto di lungomare che va dalla Madonnina a Fabrizio Piccolo, ancora un cantiere aperto, con lavori fatti non a regola d’arte, già fatiscenti e con la pavimentazione che continua a sgretolarsi, abbandonati anche questi.
Mi fermo qua, tante sarebbero ancora le opere incompiute da citare ma mi fermo per non annoiare chi legge, concludo dicendo che con i due comuni conurbati, penso proprio che tutte queste opere sarebbero già state ultimate, sia quelle iniziate e non completate che quelle mai iniziate.
Natale Alonia