Il Sindaco Geraci venerdì si è recato presso l’ospedale di Corigliano per comunicare agli interessati delle divisioni chirurgia,ginecologia e urologia, lo spostamento previsto dal Commissario regionale alla Sanità, Massimo Scura, di origine dei paesi albanesi, nostri convicini. Una notizia che ha lasciato senza parola gli addetti ai lavori e i ricoverati dei vari reparti non appena la brutta notizia si è sparsa.
Un furto che noi coriglianesi non possiamo accettare di fronte all’intendimento chiaro di rendere il nostro ospedale un nosomomio per lunghe degenze, ossia un Ospizio .Nel passato e nel presente l’ospedale di Corigliano, per la bravura del Corpo sanitario e del paramedico, ha raggiunto un livello di eccellenza e poichè tale nomea non era accettata da alcuni politici e dirigenti della sanità di Cosenza, si è cercato in primis a togliere l’ortopedia, fiore all’occhiello dell’ospedale di Corigliano, e ora le tre divisioni.
Le scusanti: indisponibilità di un reparto di animazione, risparmio di denaro. Su queste scusanti , ritenute ingiustificate e quasi ” paranoiche” in quanto si smantellerebbe un’ospedale di tre divioni in piena efficienza per portarle altrove e di cui non si ha nemmeno la struttura adatta ad ospitare il volume dei malati. Sul risparmio di spese è un falso appunto per la carenza di attrezzature e di locali tali da ospitare, in forma decente e moderna, i malati .Quindi dover aspettare e spendere somme ingenti per creare ambienti moderni e idonei.
Tale ipotesi di spoglio non deve attuarsi. Bene ha fatto il Sindaci Geraci indire per il 7 prossimo un consiglio comunale straordinario per affrontare tale ruberia.
Se si dovesse insistere sulla mancanza di un reparto di animazione, facciamo in modo che la spesa di tale reparto venga sostenuta dal Comune, dalle banche, dalle Associazioni, dai commercianti, dai cittadini. Non dimentichiamo che nel passato migliaia e migliaia di emigrati hanno contribuito, con loro grande sacrificio, la realizzazione e lo sviluppo dell’ospedale.
Stiamo allerti. Siamo pronti a scioperare e soprattutto usciamo da questo stato comatoso di indifferenza, egoismo, immobilismo, individualismo,distacco dalla vita sociale, dalla paura di esprimere il proprio parere.
Usciamo dal guscio deleterio esistente per ragioni di poco conto.
Siamo fieri di essere coriglianesi , siamo orgogliosi di tutto ciò che ci appartiene, difendendolo a stretti duri, senza godere se tutto ci viene tolto per dispetto del collega, del vicino, del parente e come diceva un detto, evitiamo di tagliare i coglioni per fare dispetto alla moglie.
In questa occasione facciamo unità con chi ci governa altrimenti si dà l’opportunità di una giustificazione per la mancanza di sensibilità e collaborazione.
Antonio Benvenuto
Presidente I Sibariti nel mondo