Gli agenti della polizia municipale coriglianesi tornano sul piede di guerra nei confronti dell’esecutivo Geraci. Problematiche vecchie che si sommano a nuove, fanno si che i vigili urbani ausonici vogliono sapere dall’amministrazione il da farsi, altrimenti si vedranno costretti ad intraprendere iniziative di carattere legale.
E’ questo il senso dell’assemblea che si è tenuta lunedì scorso presso il comando di polizia municipale tra gli agenti e Silvano Scarpino rappresentante della segreteria provinciale della funzione pubblica della Uil. In una lettera che i partecipanti all’assemblea hanno inviato al sindaco, al comandante dei vigili, Luigi Greco, al prefetto ed alla stampa danno contezza delle problematiche affrontate: il salario accessorio maturato e non liquidato, la mancata fornitura del vestiario estivo, la mancata osservanza delle norme sulla sicurezza durante l’espletamento del servizio. “Per quanto riguarda la sicurezza del personale – si legge nella lettera – è emerso che l’Amministrazione vorrebbe far espletare il servizio in orari notturni, da una sola pattuglia, ad iniziare dal prossimo mese di luglio, nella località turistica di Schiavonea. A tal proposito precisa che nella suddetta località, nel periodo estivo, si concentrano oltre 30.000 abitanti e, tra questi, moltissimi stranieri, extra comunitari e clandestini. La pattuglia – sottolinea la lettera – dovrebbe quindi fronteggiare un’utenza spropositata e molto pericolosa, senza alcun mezzo di comunicazione, senza mezzi per la difesa personale, senza aver mai frequentato corsi per la difesa personale. Oltre a ciò, vi è da considerare che il Comando chiude alle ore 14, di conseguenza il personale dovrebbe operare senza alcuno supporto della centrale operativa. Pertanto si invitano il sindaco ed il comandante a voler valutare con estrema attenzione quanto sopra evidenziato al fine di evitare di esporre il personale a gravi rischi e di tutelare la loro incolumità. In caso contrario si è costretti ad intraprendere ogni eventuale iniziativa sindacale e legale al fine di tutelare il personale della Polizia Locale di Corigliano, nel caso in cui l’Amministrazione dovesse perseguire tale intendo, tenendo conto che la tutela dell’ordine pubblico è demandato alle forze di polizia dello Stato e che la Municipale è solo di ausilio alle stesse. L’assemblea ha inoltre evidenziato che per i turni di servizio durante i quali non è possibile poter consumare il pasto, (16/22, 17/23, 18/24 e cc.) dovrà essere corrisposto il buono pasto. Infine, l’assemblea ha richiesto la liquidazione del salario accessorio arretrato e la fornitura del vestiario estivo, caso contrario molti degli addetti, effettueranno il servizio con abiti civili. In ultimo – così termina la lettera – l’assemblea ha dato mandato alla Uil-Fpl di attivare ogni idonea iniziativa per la tutela dei loro diritti e delle spettanze”.
Giacinto De Pasquale