Parlando in via teorica, l’arte della politica serve a gestire la cosa pubblica, a risolvere i problemi che la collettività deve affrontare. Nei secoli scorsi c’ era il re a cui si doveva obbedienza senza discussioni e se era un re illuminato i problemi si risolvevano bene, ma nella storia se ne contano davvero pochi, se invece era un re prepotente, erano …. Problemi per tutti. Nel corso della storia le popolazioni hanno lottato e molti sono anche morti per abolire la monarchia e avere la democrazia, cioè chi deve amministrare viene scelto dal popolo.
La democrazia caratterizza le civiltà più avanzate sul piano sociale economico e civile. A Corigliano questa caratteristica è un po’ confusa, è vero che vengono scelti gli amministratori con elezioni, ma il risultato non è all’ altezza di un paese civile. Premesso questo mi hanno stupito tre interventi su questo blog a dir poco sconcertanti. Il primo è quello della consigliera comunale Elvira Campana, lamenta una scarsa partecipazione della popolazione alla vita politica. Si lamenta senza dare una spiegazione al fenomeno, senza chiedersi ne perché la gente non partecipa ne come poter fare per coinvolgerla. Il secondo intervento stupefacente è il commento alla dichiarazione di Campana del sig. Massimo che dice in sostanza, noi vi abbiamo eletti ora pensateci voi alla gestione della cosa pubblica. Se le cose fatte dagli amministratori, non mi piacciono, al bar dietro un bicchiere di birra o un aperitivo, critico tutti e poi me ne vado a casa. Il terzo intervento è quello del sig. Madeo che cita addirittura Gino Paoli per dire che qui si chiacchiera molto e non si conclude mai niente.
Io penso che l’ atteggiamento del sig. Massimo sia quello più dannoso, perché se un popolo non riesce a fare pressioni sulle cose da fare, nessuno li elargisce per virtù sconosciute. Ripeto tutte le conquiste che hanno permesso alla gente di crescere socialmente, economicamente e culturalmente, sono scaturite da lotte di masse. Ne cito due per restare in un ambito recente e che ne abbiamo tutti memoria storica,: la legge sul divorzio e lo statuto dei lavoratori. Invece gli interventi del consigliere comunale e di Madeo sono disarmanti perché rientrano nel novero delle lamentele sterili, demagogiche e populistiche. Egregi signori, qui si chiacchiera e non si conclude nulla perché la classe politica che il popolo coriglianese ha eletto è una classe politica senza idee, senza programmi e senza voglia di fare. La gente non partecipa perché non gli viene proposto nulla da discutere. Ogni qual volta cerco di discutere con qualcuno di destra o di sinistra, si finisce a parlare di Mussolini e Stalin che oramai se permettete sono in mano alla storia e non hanno, per gli sviluppi socio economici che l’ Europa ha avuto, nessun riscontro con i problemi attuali. Sono anni che abbiamo un porto nel nostro territorio, chi ha mai proposto un utilizzo che dia sviluppo e lavoro? Per caso la Costa crociera lo ha trovato conveniente per le sue crociere e lo utilizzano loro, senza nessun ritorno economico per il territorio. Sono anni che si producono le migliori clementine del mondo, c’è un politico che ha elaborato un progetto per la tutela e la commercializzazione del prodotto? Sono anni che dovremmo vivere di sviluppo turistico, vi risulta che un qualsiasi politico ha presentato un programma che mettesse dei vincoli e dei limiti all’ abusivismo, al degrado e alla viabilità? ( chi di voi se dovesse spendere qualche migliaio di euro, andrebbe in vacanza inun posto come Schiavonea?) Questo è il vero problema che poi in sintesi è il solito gatto che si morde la coda: politici capaci solo di clientele e intrallazzi che allontana la gente dall’ interessa della cosa pubblica e la gente che si allontana permette sempre di più a politici clientelari e intrallazzoni di governare. Esiste qualcuno capace di avere idee su come interrompere questo andazzo? Se si si faccia avanti, ma smettiamola di giocare sulle paure, sui ricatti e sulla demagogia.
Mario