Le aree a rischio “R3” ed “R4” nei pressi del torrente Coriglianeto vedono la presenza d’edilizia residenziale privata ad…“Effetto bomba”
Nessuna sorpresa. C’era da aspettarselo: Corigliano Calabro è finita nel “libro nero” di Legambiente. Si tratta d’uno scottante, documentatissimo dossier sul dissesto idrogeologico italiano. Quello più scandaloso, quello doloso. Legambiente “in materia” ha le idee chiarissime: in Italia vi sono almeno dieci “casi” con varie costruzioni edilizie che andrebbero fatte abbattere da parte dei sindaci.
La Calabria nella “malalista” che correda il rapporto – dall’emblematico titolo “Effetto bomba” – compare tre volte. Tre su dieci è un “bel” numero, come uno su tre. E “l’uno” sono delle costruzioni edificate in un’area a fortissimo rischio idrogeologico proprio a ridosso degli argini del torrente Coriglianeto, il principale corso d’acqua del più importante e popoloso comune dell’area jonica cosentina.
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