In alcuni supermercati cittadini vengono messi in vendita prodotto freschi i quali devono essere venduti nella giornata, altrimenti devono essere ritirati dai banchi perché il giorno dopo non possono essere venduti, proprio per un discorso legato alla qualità igienico-sanitaria del prodotto. Una nostra lettrice sollecitava un nostro intervento a proposito di ciò: ma questi prodotti una volta rimasti invenduti che fine fanno ?
Ebbene, come ci spiega Maria C., purtroppo vengono distrutti. “ Mi creda – afferma Maria C. – sono indignata, perché ho potuto toccare con mano quanto sto per raccontare. L’altra sera – ci spiega – era un po’ tardi ho cercato un supermercato aperto per compare qualcosa da mangiare. Ne trovo uno aperto entro, mi avvicino alla lunga e variegata esposizione di vendita fai da te di pane di ogni qualità, focacce, pizze farcite, cornetti alla nocciola, cornetti salati imbottiti prosciutto e formaggio, bomboloni alla marmellata, ciambelle e potrei andare avanti, ma nel mentre prendo un panino ed un cornetto, vedo la commessa che riempie grandi sacchi mettendoci tutto “l’avanzato”, in pratica – ci dice ancora Maria – ogni ben di Dio. Le chiedo cosa ne fanno di tutto l’invenduto e lei mi risponde “lo buttiamo”. Tento di parlare con un responsabile, gli dico “Signore, la prego, conosco bene la realtà della Caritas cittadina, ci sono persone che piangono per un tozzo di pane che non possono comprare” e lui “Signora mi piange il cuore, tutte le sere vedo questo scempio, ma se i responsabili si accorgessero che farei uscire anche solo una mozzarella scaduta per carità mi licenzierebbero in tronco”. Ecco – ci dice ancora con amarezza Maria questa è la triste e per certi versi sconcertante realtà della grande distribuzione. Non si può rimanere insensibili di fronte a tanto spreco con tanta gente che muore letteralmente di fame. Ecco perché vorrei lanciare, tramite il vostro giornale, un appello ai responsabili di questi supermercati affinché facciano in modo di far confluire questa merce verso una sorta di banco alimentare gestito da volontari. Non possiamo più assistere a sprechi di siffatta portata”.
Giacinto De Pasquale