Passano i giorni, ma di novità in casa Corigliano Schiavonea nemmeno l’ombra. Manca sempre meno al termine fissato per l’iscrizione, ed oltre alle dimissioni del gruppo con a capo l’ex presidente Cosimo Elia nessuna nuova filtra tra gli sportivi. La squadra al momento non esiste, cosi come la dirigenza.
Resta solo da fare i complimenti al gruppo di tifosi organizzati skizzati, a lavoro da giorni ed a proprie spese per rendere la struttura comunale dove ha sempre giocato il Corigliano, quanto meno praticabile. Le condizioni dello stadio migliorano di giorno in giorno, ma un’azione privata di un gruppo di appassionati certamente non può sostituire l ‘operato di chi per stipendio è tenuto a vigilare sullo stato della struttura. Una situazione paradossale, più volte denunciata, da contorni quanto meno sconcertanti. Sul futuro diverse punti interrogativi. Il tempo passa, ma di nuovi dirigenti al momento infatti nemmeno l’ombra. Eppure la ripartenza necessiterebbe di un grande lavoro, programmato nei giusti tempi e soprattutto con risorse economiche fresche. Sarebbero ma preferiamo scrivere saranno ,necessarie infatti, le spese canoniche per iscrivere la squadra, con annesse le multe accumulate la passata stagione, soddisfare i creditori e cominciare a far fronte alle prime incombenze di carattere strutturale e logistico. Una formazione di calcio ha bisogno di tanto, non basta purtroppo la passione di un gruppo di tifosi. Nelle prossime giornate si saprà se effettivamente sta per partire un nuovo corso o se ci sarà da raccontare l’ennesima fine ingloriosa. Si parla, in via del tutto ufficiosa, di diversi imprenditori prossimi ad entrare in società, molti non di Corigliano, ma o ci si sta nascondendo molto bene, perché poi, o si tratta solo di interessamenti non troppo convinti. In un momento come questo non servono tatticismi, ma solo slanci emotivi ed economici , necessari per salvare un club glorioso e storico. Dopo una eventuale costituzione di società si potrebbe poi finalmente partire con il calcio, ossia lavorare per costruire uno staff adeguato ed una rosa competitiva. Nella scelta dei giocatori sarebbe opportuno valutare i comportamenti dei ragazzi di Corigliano in questi anni. Partendo soprattutto da chi ha messo in secondo piano l’aspetto economico preferendo ascoltare il proprio cuore.