E’ previsto tra le 8 e le 9 di domani mattina il quarto sbarco di migranti di questo 2015 nel porto di Corigliano. Si tratta di 475 persone provenienti da Eritrea, Somalia e Gambia. I migranti sbarcati in Sicilia, in numero ben più consistente, sono stati dislocati in varie parti d’Italia dalle autorità siciliane. I migranti che arriveranno qui a Corigliano, sono saliti a bordo della nave della Marina militare Driade che approderà nel porto coriglianese in mattinata.
Una volta giunti sulla terraferma saranno prelevati da alcuni pullman che li porteranno, come riferiscono fonti provenienti dal Ministero dell’Interno tra Piemonte, Marche ed Umbria. Purtroppo le notizie che giungo dalla Sicilia sono alquanto preoccupanti, infatti sono stati 3480 i migranti salvati sabato in 15 differenti operazioni coordinate dalla Guardia Costiera e alle quali hanno partecipato navi italiane e straniere. Le richieste di soccorso sono giunte in mattinata alla centrale operativa della Guardia Costiera tramite telefono satellitare. Le imbarcazioni, 9 barconi e 6 gommoni, si trovavano in un tratto di mare a circa 45 miglia dalle coste libiche. Alle operazioni – riferisce il Comando generale delle Capitanerie di porto – hanno partecipato tre motovedette e un aereo ATR42 della Guardia Costiera, unità della Guardia di Finanza e della Marina Militare Italiana, il rimorchiatore Phoenix, le navi della Marina militare tedesca Hessen e Berlin e la nave Le Eithne appartenente alla Marina militare irlandese. Questo stato di cosa non lascia presagire nulla di buono per l’immediato futuro, in quanto dalle costi libiche giungono notizie che si sta preparando un autentico esodo, infatti si parla di 400-500 mila migranti pronti ad imbarcarsi per raggiungere le coste europee, prime fra tutte quelle italiane, da qui la preoccupazione delle autorità siciliane e calabresi, di come eventualmente gestire situazioni di forte emergenza, tenuto conto che già la situazione tra Sicilia e Calabria è al collasso. Com’è ovvio e tenuto conto delle polemiche che si registrarono lo scorso mese di aprile in occasione del terzo sbarco di migranti nel porto, non è da escludere che nelle prossime ore gli amministratori coriglianesi e non solo potrebbero far risentire la voce della loro protesta nei confronti del prefetto, Giancarlo Tomao, il rappresentante del governo qui nel nostro territorio. Nel frattempo la macchina dei soccorsi è già in moto da ieri per far si che questo nuovo arrivo di migranti si svolga nella massima organizzazione e normalità, così come avvenuto già in occasione degli altri tre sbarchi.
Giacinto De Pasquale