Allo scopo di fare la dovuta chiarezza sulla sentenza che ha riguardato il concorso per ufficiali di Polizia Municipale di Corigliano, invito il blog, come d’altronde ha sempre fatto in passato, a voler pubblicare i file relativi alla sentenza del 29 gennaio scorso depositata in cancelleria il 23 aprile, nonché il ricorso in appello che ho prodotto con il mio legale di fiducia, avv. Pasquale Di Iacovo lo scorso 3 giugno.
Questo ovviamente affinché l’opinione pubblica abbia contezza sino in fondo su questa vicenda, tenuto conto del fatto che in un articolo pubblicato dal blog, in data 31 gennaio scorso, a firma del dott. Fabio Buonofiglio, l’articolista parlava che tutti gli imputati erano stati assolti e che quindi “Quel concorso era pulito”. Ed anche in riferimento all’intervento, sempre sul blog, del 26 aprile 2015, a firma dell’avv. Salvatore Sisca, con il quale il legale parlava a proposito dei termini della prescrizione che erano scaduti dichiarava, tra l’altro, “Il dato più inquietante che si ricava dalla motivazione (pagg. 7 e 8) è che nei confronti di LE PERA e IANNINI il reato era prescritto fin dal 13.10.2010. L’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Rossano doveva dichiarare la prescrizione fin da tale data, mentre si è prima tenuta l’udienza preliminare e poi un lungo dibattimento con grave danno per l’erario e con inutile esborso di denaro per spese legali da parte dei due imputati”. Ed è proprio per fare chiarezza su tutto ciò che invito gli attenti utenti di questo blog ad andare a leggere sia il file che riporta la sentenza di gennaio, ma soprattutto il mio ricorso in appello, ricorso nel quale l’avv. Di Iacovo espone in maniera chiara i motivi perché questa sentenza deve essere riformata e quindi riconoscere la colpevolezza degli imputati. Grazie per l’attenzione che presterete a questi atti, anche perché sono convinto che alla fine la giustizia trionferà.
SENTENZA RICORSO APPELLO
L’Agente di Polizia Municipale Vincenzo Piraino{jcomments off}