E’ scivolata via come scivola la lacrima sul mio viso,la giornata del 24 maggio 2015, una giornata di fitte al cuore, come lo sono state tutti questi 730 giorni trascorsi da quel 24 maggio del 2013. In quei giorni chiuso in me stesso, e nel soffocare del mio cuore al pensiero della Piccola Fabiana Luzzi, presi un telo, questo telo che da due giorni campeggia sui telegiornali e quotidiani nazionali e locali,
e con la rabbia che puo’ avere un padre,uno zio,un fratello scrissi quella frase ” Non esiste minore eta’ per l’atrocità commessa 24 maggio 2013 Giustizia per fabiana…” .
La scrissi ma per paura di provocare ulteriore dolore,nuovo dolore, alla famiglia Luzzi lo raccolsi e lo tenni per me,quante volte l’ho ripreso e l’ho letto, tante ma tante volte.
Sono trascorsi 2 anni d’allora ,ma il mio era un continuo andare e ritornare in quel posto ove si consumo’ l’efferato crimine sulla vita della Bambina Fabiana.
Ebbi in questi giorni frequentare piu’ assiduamente quel luogo per motivi personali ma soprattutto di preghiere,fino ad arrivare al sabato pomeriggio 23, partito da casa con una busta fra le mani desideroso di volere porre questo telo su quel luogo.
Era stato troppo chiuso nel mio cassetto del cuore questo mio grido di dolore,volevo portare a conoscenza di tutti questo dolore che mi porto dentro da quel maledetto giorno.
Quante volte ho stretto le mani del suo caro Papa’ Mario!,quante volte ho stretto le mani della sua cara Mamma Rosa!,quante volte ho stretto le mani delle sue care Sorelle!,quante volte ho stretto le mani dei suoi cognati!,quante volte ho visto le loro lacrime scendere sui loro volti!,quanta stima nei miei confronti da questa Famiglia,e di cio’ ne sono onorato.
Sono un uomo,ma in tutta la mia vita non ho mai conosciuto una famiglia cosi forte e dignitosa nel proprio dolore infinito.
Quel telo e’ la’,e li rimarra’.