Il nuovo complesso parrocchiale e il rispetto delle regole. Di tutte le regole… però! Ecco il parere “gratuito” dell’avv. Luigi Iacino.
Ho appreso che a parere del legale “fiduciario” del Comune, avv. Selvaggi, il complesso parrocchiale in c/da Cardame di Corigliano Scalo si potrebbe realizzare senza la PREVIA realizzazione della strada di P.R.G.. Questo, a mio modo di vedere, è il vero motivo per il quale l’Amministrazione comunale ha richiesto il parere di che trattasi, non per altro.
Da legale nulla da osservare… un parere cosi ben “costruito” si presta a ben poche “censure”.
Ciò però a patto che si precisi da subito alla città, per come hanno correttamente fatto le forze di opposizione in seno al Consiglio comunale, fra le quali anche il mio PD, che fra gli interessi coinvolti nella vicenda “l’interesse amministrativo primario” che l’Amministrazione comunale dovrebbe perseguire “per legge” (questo stranamente non lo dice l’Avv. Selvaggi) nel caso di specie, nella zona relativa alla lottizzazione interessata dall’intervento, sia (e penso che dovrà continuare ad essere…) quello della realizzazione, quanto meno in modo CONTESTUALE, della strada di previsione del P.R.G.. L’obbligo di realizzazione di tale strada, per come precisato dallo stesso parere del collega avvocato, grava, senza alcun ombra di dubbio, sui privati lottizzanti. Nonostante non vi siano dubbi in merito, allo stato, per come ha avuto modo di accertare la commissione consiliare incaricata del sopralluogo nella zona, della strada di previsione al P.R.G non vi è ancora alcuna traccia, anzi non vi è neppure l’ombra!!! Questo nonostante siano trascorsi ben 11 anni dal momento in cui in capo ai lottizzanti era sorto l’obbligo giuridico di realizzare tale fondamentale opera urbanistica “primaria” con la sottoscrizione della relativa convenzione e nonostante la circostanza che siano già stati rilasciati dall’Ufficio urbanistico dei permessi edilizi attuativi del piano di lottizzazione..
La cosa appare strana, soprattutto in considerazione del fatto che alcuni consiglieri di maggioranza vanno lamentando in giro per la città che “agli atti” mancherebbe sia la polizza fidejussoria, che garantirebbe la realizzazione di tale fondamentale strada in caso di inadempimento dei lottizzanti, sia “la prova ” che questi ultimi sarebbero nel possesso “dei titoli” che consentivano e consentirebbero ancora di poter realizzare tale opera. Diciamolo subito allora, la questione del “parere”, sorta “quasi spontaneamente!” (…scusatemi la battuta messa tra le virgolette!) e che ha condotto successivamente alla delibera Consiliare del 6.5.2015, è scaturita non dall’esigenza di chiarire alla città se il progetto della Chiesa dovesse andare in “deroga” allo strumento urbanistico, cosa assolutamente risaputa e certa, né tanto meno dall’esigenza di chiarire all’opinione pubblica a chi spettasse la realizzazione della strada di previsione di P.R.G, cosa altrettanto risaputa e certa per come ha anche chiarito lo stesso legale con il parere espresso, bensì, io credo, per dare “man forte” all’Ufficio urbanistico che, come dire, non se la “sentiva” di autorizzare la realizzazione del complesso parrocchiale. Infatti, cari cittadini, nelle settimane che avevano preceduto la delibera consiliare, presso l’amministrazione comunale era sorta una contrapposizione tutta interna alla maggioranza di governo della città, dove alcuni consiglieri di maggioranza, confortati poi anche dal parere dell’avv. Selvaggi, sostenevano che si potesse procedere ugualmente alla realizzazione del complesso parrocchiale a prescindere dalla realizzazione della strada di previsione di P.r.g, ed altri, invece, giustamente più cauti, frenavano, sostenendo quanto sopra appena riferito, ossia che non vi erano ancora agli atti “le condizioni di legge”.
Le condizioni di legge” si badi bene, non per l’approvazione del progetto di realizzazione della nuova Chiesa, cosa che sarebbe utile e buona per la città, bensì per realizzare anche la strada di P.R.G. a cura e a spese dei lottizzanti. In base a tale ultima tesi, infatti, l’Ufficio urbanistico non poteva procedere oltre nell’autorizzazione dei permessi edilizi nella lottizzazione di che trattasi, ivi compreso il permesso riguardante il complesso parrocchiale, in quanto cosi facendo rischiava di far “costruire sulla sabbia” , ossia rischiava di autorizzare permessi nulli ed illegittimi.
Il PD e tutte le forze di opposizione pertanto non si sono mai opposte all’approvazione e realizzazione della nuova Chiesa, hanno cercato invece di far rispettare nel caso di specie le regole, tutte le regole però, e ciò sia alla P.A. che ai privati lottizzanti, ivi comprese anche le regole che secondo noi imponevano ed impongono nel caso di specie la realizzazione anche della strada di previsione del P.R.G..
E’ evidente a tutti allora che se quanto sostenuto da alcuni consiglieri di maggioranza corrispondesse al vero, ossia che i lottizzanti non sarebbero sin dall’origine della richiesta di lottizzazione nel possesso dei “titoli giuridici” per procedere alla realizzazione anche della strada di P.R.G, la cosa diventerebbe seria e delicata. Del resto, a ben vedere, quanto da costoro affermato e sostenuto persino in Consiglio comunale potrebbe trovare una qualche conferma anche nella circostanza, dagli stessi consiglieri parimenti denunciata, che dall’Ufficio urbanistico sarebbe stata ritirata anche la fidejussione diretta a garantire la realizzazione dell’opera. In queste condizioni si sostiene, si rischierebbe allora da parte dell’Ufficio di incorrere anche in possibili “abusi” che potrebbero avere anche rilevanza di carattere penale qualora lo stesso Ufficio Urbanistico di Corigliano, prima dell’accertamento della sussistenza dei “titoli legittimanti” a realizzare anche la strada di previsione del P.R.G., continuasse ad autorizzare permessi edilizi, che a questo punto, sarebbero nulli ed illegittimi. Sembra insomma, a loro dire, che i titoli manchino sin dall’inizio e che pertanto la lottizzazione di che trattasi non abbia mai avuto alcun “fondamento giuridico” in grado di “assicurare” ab origine alla P.A. “la semplice possibilità giuridica” di ottenere la realizzazione della strada di P.R.G. da parte dei lottizzanti, strada alla cui realizzazione, peraltro, la stessa lottizzazione era stata subordinata con apposita convenzione. In sostanza, si sosterrebbe o che i lottizzanti avrebbero fatto i furbi con l’Ufficio urbanistico oppure che lo stesso Ufficio sia stato quanto meno poco diligente nell’accertare la sussistenza dei predetti titoli in capo ai lottizzanti.
Se questa era la brutta “questione da dipanare” presso la nostra casa comunale, allora è evidente che qui, contrariamente a quanto avvenuto, non si trattava di chiedere da parte dell’Amministrazione comunale un parere legale per andare a verificare se la P.A giuridicamente potesse o meno autorizzare la costruzione del complesso parrocchiale prima della realizzazione della strada di P.R.G., ma si trattava unicamente e semplicemente di andare a stabilire e verificare da parte dell’Ufficio urbanistico, se corrispondesse al vero o meno, quanto denunciato pubblicamente da alcuni consiglieri di maggioranza e di opposizione: ossia la mancanza presso l’ufficio urbanistico della “prova” agli atti del possesso in capo ai lottizzanti dei titoli giustificativi della “possibilità giuridica” di realizzare, sin dall’origine dell’assunzione dell’obbligazione con la convenzione di lottizzazione, l’opera di urbanizzazione primaria alla quale si erano impegnati, chiaro? In altri termini, cari cittadini, i denuncianti consiglieri, ma mi risulta personalmente che ciò lo abbia “denunciato” anche il legale dei proprietari dell’area dove dovrebbe sorgere la strada di previsione del P.R.G., sostengono un fatto che qualora corrispondesse a verità, sarebbe gravissimo, ossia denunciano che i lottizzanti avrebbero fatto credere all’Ufficio urbanistico che loro erano in possesso anche dei titoli per realizzare la strada di P.R.G. mentre questo, a loro modo di vedere, non corrisponderebbe assolutamente a verità.
Se così fosse, il fatto, a mio modo di vedere, sarebbe grave, in quanto, come è ormai noto ai cittadini, sia il Consiglio comunale, sia l’Ufficio urbanistico, all’epoca dell’approvazione della lottizzazione di che trattasi (amministrazione Genova per intenderci…), avevano subordinato l’approvazione e la realizzazione della lottizzazione di che trattasi proprio alla condizione che venisse realizzata la strada di previsione di che trattasi a spese e a cura dei lottizzanti ovviamente, condizione questa senza la quale, la lottizzazione de qua, per ovvii motivi di interesse pubblico, non sarebbe stata certamente approvata. Infatti cosa ci avrebbe “guadagnato” l’Amministrazione comunale?
Se questo è il quadro dei fatti, è evidente allora che, a prescindere dalle diverse e rispettabilissime opinioni giuridiche che si possano esprimere in merito, è interesse assolutamente “prioritario” dell’Amministrazione e dell’Ufficio urbanistico in particolare quello di andare a verificare, con assoluta urgenza, la veridicità o meno di quanto ormai denunciato pubblicamente dagli stessi consiglieri comunali di maggioranza e dai proprietari delle aree sulle quali deve essere realizzata la strada di previsione del P.R.G.. Ciò sia al fine di evitare di incorrere in gravi responsabilità di carattere personale, sia al fine di continuare a perseguire l’interesse primario della P.A. di cui lo stesso Ufficio Urbanistico dovrebbe essere l’assoluto “garante”, sia al fine di evitare che vengano inficiati permessi edilizi già autorizzati ed autorizzandi. Ciò, mi ripeto, spetta all’Ufficio urbanistico in quanto ufficio incaricato per legge di garantire un pubblico servizio e il rispetto delle regole sul territorio.
Si badi bene, non si può rischiare “l’osso del collo” su questioni così delicate, né si possono basare atti amministrativi di così rilevante interesse pubblico su un “parere” giuridico di un legale che, per quanto autorevole possa essere considerato, non esonera certamente i “naviganti” dalle loro responsabilità giuridiche individuali. Questo non fosse altro che per il semplice fatto che l’avv. Selvaggi, stranamente nel parere espresso, omette volutamente di prendere in considerazione la necessità da parte della P.A. di tenere “nella dovuta ed obbligata considerazione” i notevoli interessi coinvolti nella vicenda urbanistica amministrativa di che trattasi: ossia, l’assoluta esigenza del rispetto della legge in tutte le sue norme, quindi non solo di quelle che potrebbero fare comodo solo ad alcuni; l’esigenza di tenere conto degli interessi di tutti i soggetti giuridici coinvolti nel procedimento amministrativo di che trattasi (…e quindi non solo di pochi!); l’esigenza di non far perdere alla città il finanziamento di ben 5 milioni di euro che non si sa da chi saranno gestiti; ma soprattutto l’esigenza di evitare che la P.A. possa incorrere, nel caso di specie, in un possibile, e per me palese, atto amministrativo viziato per “eccesso di potere”, che a mio modo di vedere, potrebbe ricorrere nel momento in cui si autorizzerebbe sul nostro territorio la realizzazione di una splendida Chiesa (opera di urbanizzazione “secondaria”) senza che vi siano più le condizioni per realizzare quanto meno “contestualmente”, (cosa che umilmente vorrei suggerire di fare e per come peraltro prescrive la legge!) una fondamentale e necessaria opera di urbanizzazione “primaria” qual è la strada di previsione del P.R.G., che per come ho cercato di far capire costituisce “l’interesse primario” di cui dovrebbe essere “portatrice” e “garante” l’Amministrazione comunale. Più chiaro di cosi!!!
Mi auguro che si comprenda allora da parte di tutti i soggetti interessati, che questo mio intervento, in fondo, non ha altro fine se non quello di provare a “contemperare” con animo sereno e nel rispetto della legge, tutti gli “interessi sottesi” alla complicata vicenda amministrativa di che trattasi; ciò al fine evidente anche di provare a lanciare un “salvagente” ai tanti, forse troppi, “naufraghi” che, nel caso di specie, avendo perso la bussola della ragione o tenendo conto solo di alcuni interessi di parte, rischiano di affogare, senza neppure accorgersene, nel mare immenso dell’interpretazione della legge. Ivi compreso ovviamente (non me ne voglia!) la “fiduciaria” del Sindaco dell’Ufficio Urbanistico!
Con affetto e rispetto delle istituzioni…sempre.
Avv. Luigi Iacino
(PD)