C’è un po’ di sangue giudaico nella storia di Corigliano, se è vero che un bel numero di Ebrei, già nel corso del 1200, favoriti dalle Costituzioni Melfitane di Federico II, si stabilì in paese, occupando un quartiere ed organizzandosi in esso, secondo le proprie tradizioni. Nella loro Giudecca, attuale via Addolorata, vissero indisturbati, almeno fino ad un certo punto.
Intelligenti e fattivi, aprirono decine di botteghe e furono banchieri, commercianti ed artigiani. Si distinsero, soprattutto, nel campo dei tessuti e nella farmacopea, insegnando non poco ai locali. Ancora oggi, presso qualche famiglia, nel tempo di Pasqua, si prepara ‘u panattàsimi, il “pane azzimo”, tipico della loro cultura, e sulla bocca di qualcuno s’ode il verbo gabbuliari, per dire “prendere in giro”.