Tra le opere caritatevoli, che segnarono la vita di Corigliano, ce ne fu una ragguardevole: l’Ospizio di Mendicità e Vecchiaia. Perderne la memoria, sarebbe far danno alla storia e a quanti quell’opera vollero e mantennero in vita, dal 1944 al 1960 circa. Ebbe sede presso il convento dei Minimi, al piano terra, ed arrivò ad ospitare fino a 58 persone: anziani, perlopiù poveri e soli, degradati nel fisico e nella mente.
Alla struttura non fece mancare un annuo contributo il Comune, né mai venne meno il sostegno di famiglie benestanti e di semplici cittadini. Due Suore, della comunità di Santa Maria delle Grazie in Rossano, v’impressero il segno della cristiana carità, curando piaghe e donando un sorriso. L’accresciuto costo, non disgiunto da un sentimento di pietà venuto meno, ne decretò, alla fine, la chiusura. Per Corigliano cessò una scuola di esemplare carità.