Egregio Presidente Matteo Renzi,
Siamo i Gd di Corigliano Calabro, un comune in provincia di Cosenza, situato nella Piana di Sibari. Racchiusa tra il mar Ionio, la Sila e il massiccio del Pollino, giace questa piana, la più estesa delle pianure calabresi. Il suo nome deriva da Sybaris, una famosa città della Magna Grecia distrutta nel 510 a.c. dalla rivale Crotone. Caratterizzata da terreni diligentemente lavorati e minuziosamente coltivati, l’attività agricola è la principale risorsa economica della zona, oltre al Turismo e alla Pesca.
Le scriviamo questa lettera perché ci sentiamo in dovere di proteggere il nostro ambiente, il nostro patrimonio artistico e culturale. Così come fanno i lupi della Sila, quando cercano di difendere i propri cuccioli nel caso in cui avvertono una minaccia.
Questa splendida terra, la prima a chiamarsi Italia, è minacciata per via dello Sblocca Italia (DL 133/2014) che agli art 36-38 promuove una ricerca di idrocarburi su tutto il territorio nazionale. In questi mesi sono nate moltissime associazioni e comitati che cercano di opporsi a questi patti scellerati. Molti, anzi moltissimi, farebbero di tutto pur di salvaguardare questo meraviglioso habitat naturale.
Il Presidente della Regione Basilicata ha più volte dichiarato il suo pentimento circa le autorizzazioni concesse nella sua Regione. Nessun vantaggio, tanti rischi e conseguenze imprevedibili.
Quale dunque il prezzo da pagare? Perché comunque vada, il prezzo c’è. E dov’è l’ impatto zero?
A destare preoccupazione non è solo l’esplosione improvvisa e accidentale di un pozzo, ma ciò che avviene 365 giorni l’anno dal momento stesso in cui l’attività prende avvio. Le abbiamo parlato della nostra storia perché è proprio da quelle idee di libertà, dignità, e riscossa democratica che si fonda il nostro impegno civile, politico e amministrativo.
Quei valori ci permettono di pensare e proporre un progetto di governo rispettoso della bio-diversità, attento ai diritti e doveri di ognuno e basato sulla RESPONSABILITà. Per noi è arrivato il momento di decidere: è chiaro Presidente che non ci lasceremo intimidire!!! Siamo figli di quelle donne e di quegli uomini che hanno messo in gioco la propria vita per la libertà, quindi siamo forti del coraggio democratico. Non ci vedranno indietreggiare di un passo!!!
Pensiamo che in questo progetto non ci sia nessun cambiamento, ma solo trasformismo di un territorio già abbandonato al proprio destino. Ecco perché non ci possiamo permettere di restare passivi. Noi non abbiamo perso la certezza che il domani sia migliore del presente. Certezza, questa, che è il motore di una comunità. La invitiamo per tanto a rivedere questo provvedimento e a fermarsi un attimo a cosa convenga alla nostra comunità. Non possiamo più sbagliare, vincere questa battaglia sarà il mezzo attraverso il quale far rinascere la Calabria. Viviamo una situazione difficilissima dalla quale possiamo uscire solo dando vita ad una nuova idea di sviluppo. Non ci sembra questa la strada giusta da percorrere, vogliamo semplicemente difendere la salute di tutti. Sviluppando altri settori, non abbiamo bisogno di distruggere il nostro territorio per trovare ricchezza. La ricchezza sta nella qualità della vita della comunità. Non è forse questo il vero l’obiettivo della politica???
La ringraziamo per la cortese attenzione.
In attesa di una sua gradita risposta, Le auguriamo buon lavoro.
Il responsabile all’ ambiente Antonello Palummo
Gd di Corigliano Calabro.