A questo punto, non mi pare giusto che a pagarne le conseguenze siano solo i falsi braccianti e gli imprenditori, poiché essi rappresentano solo il punto finale di un processo molto più complesso che vede coinvolti molteplici attori a più strati della società civile.
Di conseguenza, chiediamo alle autorità competenti di intervenire affinché vengano restituite alla comunità europea i rimborsi ricevuti dalle organizzazioni agricole per le suddette domande, poiché, anche esse risultano illegittime e illegali. Infatti, la “fetta” più grossa di questo sistema di welfare malato, va proprio a loro, contribuendo così, a diffondere un modello di rappresentanza politica poco affine alle istanze delle comunità agricole presenti all’interno del territorio sibaritide.