De Patto spiega le ragioni della protesta
“Mai come in questo momento, la Scuola italiana è bistrattata, umiliata, mortificata, ed i suoi operatori oltraggiati nelle loro legittime aspettative, speranze, diritti. Ecco perché sabato prossimo, 18 aprile, alle ore 16, numerosi docenti della provincia di Cosenza daranno corso ad una manifestazione collettiva contro il Ddl Renzi sulla “mala scuola”. L’incontro si terrà in Piazza XI Settembre a Cosenza ed è aperto a tutti, all’insegna dell’unità e della libertà di pensiero, per dire sì al rispetto del dettato costituzionale sulla Scuola”.
È quanto dichiara la referente del Movimento docenti terza fascia Calabria, dott.ssa Pamela De Patto, che nell’illustrare le ragioni dell’iniziativa di sabato invita alla mobilitazione ed alla partecipazione. Una manifestazione che vede tra i principali promotori proprio i docenti della terza fascia, “risorsa umana e professionale di straordinario valore – spiega Pamela De Patto – ma attualmente tra le più penalizzate all’interno dell’ordinamento scolastico”.
“Non vogliamo assistere inermi al graduale smantellamento della Scuola pubblica. Diciamo no: all’immissione ai concorsi ai soli laureati entro il 2001, con evidente discriminazione di quelli che hanno conseguito la laurea dopo; alla cancellazione della terza fascia; ad un organico triennale ballerino secondo volontà del singolo dirigente scolastico e dei genitori; a posti, classi e contratti da confermare per docenti di ruolo che perderanno posizioni di graduatoria e posto per continuità; alla fine delle graduatorie in genere (interne, di istituto e GaE con chiamata diretta); alla costituzione di albi territoriali, regionali e nazionali per tutti i docenti, anche di ruolo; alla fine delle domande di trasferimento e passaggi di ruolo volontari; alla mobilità coatta per i perdenti posto inseriti in albi regionali come precari per chiamata diretta, secondo curriculum che aggradano il singolo dirigente scolastico, ed a tante altre ingiustizie e anomalie che offuscano le vere priorità degli operatori scolastici. La manifestazione di sabato servirà per contestare vibratamente in modo particolare – spiega Pamela De Patto – il ruolo decisionale dei dirigenti che avrebbero pieni poteri nella scelta dei docenti; la cancellazione degli organi collegiali sui quali la scuola ha finora fondato le proprie conquiste più significative; l’obbligo di iscrizione agli albi regionali da parte degli insegnanti, che li vedrebbe costretti a non poter più scegliere la sede scolastica nella propria provincia di residenza nella richiesta di trasferimento; la perdita della libertà di insegnamento sulla quale si basa la scuola; il mancato rinnovo del contratto”.
“Il Ddl denominato “La buona scuola” dal premier Renzi risulta essere – conclude la referente del Movimento docenti terza fascia Calabria – lacunoso ed artificioso in quanto si discosta in modo totale dalle esperienze concrete della scuola e non risulta in linea con la programmazione pedagogica e didattica. Il Governo ha ritenuto di non tener conto di questo presentando le sue linee guida, oggi trasferite in disegno di legge che è stato presentato alle Camere. Il progetto in questione non ha coinvolto chi nella scuola ci lavora e il cambiamento che si profila è ritenuto molto lontano dalle speranze di miglioramento e da ciò che realmente necessita alla scuola italiana. Bloccando il contratto di lavoro viene inoltre rinviato l’obbligo di ridare valore e dignità al ruolo dei lavoratori scolastici. Di qui l’invito ad aderire in massa alla protesta che si terrà sabato pomeriggio a Cosenza”.
Corigliano Calabro, 14 aprile 2015