Cara Signora De Rosis,
all’ora di pranzo una cara amica mi ha telefonato comunicandomi la vostra dipartita.A tale triste notizia il mio pensiero è volato al lontano 21 Settembre 1975,quando abbiamo preso possesso della casa sita in Via Ariella e abitato sullo stesso pianerottolo per diversi lustri.
Sono stati anni densi di amicizia affettuosa e sincera;da voi ho appreso tanto,sia sul piano umano che professionale,avendo insegnato per alcuni anni nel plesso Clarisse.Ma ciò che mi ha colpito di più è stata la serenità con cui avete affrontato le tante amarezze che la vita vi ha riservato:gravi perdite e malattie.Avete fatto sempre la volontà del Signore,perchè sorretta da una Fede incrollabile,Fede che avete trasmessa a chi ha avuto la fortuna di starvi vicina.
Ho il rammarico di non avervi potuto salutare per un’ultima volta,perchè assente da Corigliano,ma mi consola il ricordo della lunga chiacchierata fatta alcuni mesi orsono in occasione di una mia visita,purtroppo l’ultima.In occasione di tale visita vi siete informata sui miei figli,sugli amici e vicini di casa dell’Ariella,a voi tanto cari.All’arrivo di mio marito poi i ricordi si sono spostati in montagna,dove la vostra casa di villeggiatura diventava un luogo di incontri,di svago e di sano divertimento, guidati dal compianto don Alessandro, per i tanti amici dei vostri figli tra cui anche mio marito.Al momento di salutarci mi avevate promesso di telefonarmi non appena un’altra scorta di babbucce di lana fosse stata pronta.Ma purtroppo, la signora Morte non vi ha dato la possibilità di mantenere la promessa.
Vi voglio tanto bene e vi conserverò sempre nei miei ricordi e nelle preghiere.
Carmelina De Gaetano Tiano