Furono le stelle e la luna, tempo permettendo, a rischiarare le notti dei Coriglianesi, almeno per otto secoli buoni. Un fanale ad olio, modesto e solitario, fa capolino all’Acquanova nel 1853. Non fa testo. Perché si accendano i primi fanali a petrolio nelle vie e nelle piazze principali, bisogna attendere, infatti, il 1854.
Pochi, però, e pochi saranno ancora, anche quando intorno al 1880 diventeranno circa cento. L’illuminazione elettrica arriverà nel luglio del 1895, nella generale incredulità. Piccole lampadine, allora, cominceranno ad accendersi in case e negozi e, a fine anno, ben 120 lampade di maggiore consistenza segneranno, di sera, l’antico borgo. L’anno successivo, i punti luminosi esterni aumenteranno a 160 e, via via, cresceranno, per numero e per intensità. Forse, oggi, un ritocco non guasterebbe, almeno per rendere meno sepolcrali alcuni posti ormai nudi e silenziosi.