Ancora una volta la popolare trasmissione “la panchina” curata dal consigliere comunale comm. Giorgio Aversente ha colpito nel segno dando un contributo notevole a rendere più vivibile la città di Corigliano Calabro. Aveva più volte sollecitato l’immediato intervento di bonifica in un area del lungomare da tempo sottoposta a sequestro dove insisteva uno stabilimento balneare,
grazie al pronto intervento del dott. Lavorato ( responsabile dell’agenzia nazionale che ha in gestione i beni confiscati dallo stato a cui tra l’altro l’area era affidata) i lavori di bonifica sono stati effettuati grazie anche al contributo della ECOROSS.
Sin qui la cronaca dei fatti ma è bene sottolineare alcuni particolari, l’agenzia aveva 2 mesi addietro chiesto la collaborazione del comune di Corigliano per accelerare i tempi della bonifica ma il comune ha tergiversato tanto da dare una risposta negativa solo dopo 60 giorni non curante della pericolosità che l’area poteva riservare, alla fine è dovuta intervenire proprio l’agenzia che ha provveduto, ricordiamo con l’ausilio dei mezzi della ECOROSS, alla rimozione dei detriti tra cui diverse lastre di eternit, ma l’opera purtroppo non potrà essere completata con l’abbattimento o messa in sicurezza dell’immobile che insiste sull’area, secondo delle regole ben precise infatti l’agenzia provvederà a riconsegnare l’area al demanio che poi la girerà al comune, a questo punto toccherà al comune provvedere alla demolizione o alla relativa messa in sicurezza dell’immobile che insiste sull’area bonificata.
Nel contempo il comune dovrà indire un bando di gara per l’affidamento in concessione dell’area con relativo manufatto per la realizzazione di un nuovo stabilimento balneare, a questo punto ci chiediamo perchè il comune ha atteso tanto tempo (2 mesi) prima di dare una risposta all’agenzia di stato dei beni confiscati?
Se si fosse espresso prima diciamo a fine gennaio ci sarebbe stato tutto il tempo necessario per affidare l’area e garantire cosi per la prossima stagione estiva un’ulteriore offerta turistico-balneare garantendo diversi posti di lavoro.
Come abbiamo più volte ricordato è questo il comune denominatore della trasmissione la panchina, sollecitare gli enti pubblici ad intervenire al più presto per garantire sicurezza come in questo caso alla collettività e nuove opportunità di lavoro per la città.
Redazione
La Panchina