Nei giorni scorsi il presidente della sede coriglianese dell’Avis, Giovanni Battista Romio, nel corso dell’assemblea annuale dei soci ha tracciato il bilancio dell’attività svolta dall’associazione nel corso del 2014. “Anche nell’anno trascorso – ci dice Romio – pur attraverso tante difficoltà a causa delle innovazioni che, per alcuni aspetti hanno completamente sovvertito e modificato il nostro lavoro, l’opera della nostra associazione ha inciso profondamente nella nostra cittadina.
Possiamo affermare – aggiunge Romio – che un gran numero di persone ha preso coscienza del valore della donazione del sangue come gesto, prima di tutto, di solidarietà nei confronti degli altri e poi come coscienza di vivere rettamente curando in modo continuo il proprio stato di salute. Il direttivo ha proseguito l’opera iniziata negli anni precedenti, in ogni livello di scuole, con le associazioni, con l’ambiente sportivo. Abbiamo ospitato una volta – afferma ancora il presidente – la nazionale di calcio a 5 e la gran parte di essi, titolari, riserve e personale che hanno donato il sangue. Né sono mancati gli interventi verso la popolazione in genere con richiami continui attraverso i mezzi di comunicazione: i quotidiani a livello regionale hanno presentato le attività della nostra associazione dandole ampio spazio e buona evidenza. Il gruppo portante della sezione è purtroppo poco numeroso, anche se molto attivo ed impegnato con continuità e con serietà. Attualmente il numero dei soci effettivi è di 205 con una corrispondenza di 340 tessere. Nel corso del 2014 sono state totalizzate oltre 600 sacche di sangue con un numero di poco più di 500 donatori. In particolare le sacche di sangue provengono per circa 140 dal Centro di trasfusione, dove i donatori si sono recati personalmente ed il resto, oltre 460, è stato il frutto di 21 raccolte effettuate: 8 con l’Autoemoteca, 5 nel Centro di Salute Mentale e 8 nel Nucleo di Cure Primarie. Le attività dell’Associazione sono state rivolte specialmente alle Scuole del nostro territorio. Tutte le Scuole sono state visitate più volte riunendo soprattutto i ragazzi delle ultime classi e presentando loro con programmi preparati da esperti l’importanza, il valore, l’utilità della donazione sia da parte di chi dona che da parte di chi riceve”.
Giacinto De Pasquale