Durante l’assemblea di Lunedì scorso alla presenza del governatore della Regione Calabria, il Coordinamento No Triv “Magna Grecia”, rappresentato da una studentessa del Liceo Scientifico di Corigliano Calabro, Dora Candia, ha ribadito la ferma opposizione al progetto di estrazione di idrocarburi sullo ionio il quale rappresenterebbe la distruzione della fascia costiera per l’estrazione di idrocarburi, una opzione lungi dal costituire possibilità di sviluppo per i territori interessati ma unicamente fonte di un impatto negativo sulla condizione socio-economica dell’ambiente locale.
Non solo: l’occasione è stata ghiotta per invitare il presidente della giunta regionale alla manifestazione del prossimo 28 ottobre.
Abbiamo preso nota di quanto affermato dal governatore: “il nostro no alle trivellazioni a mare e a terra è netto e assoluto. Così come è assoluto il nostro diniego all’eolico. Il territorio calabrese è saturo e, quindi, non autorizzeremo altri impianti. Spingeremo verso l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili. In questo senso dovremo aprire un confronto con Enel. Dico subito, a tal proposito ed a scanso di equivoci, che sono assolutamente contrario all’utilizzo dell’area di Rossano per impianti di termovalorizzazione”.
Non possiamo che esprimere soddisfazione per queste dichiarazioni, per cui invitiamo la Giunta Regionale, oltre che a partecipare massicciamente alla prima manifestazione contro le trivelle che si terrà a Corigliano Calabro, ad emanare atti istituzionali e politici importanti per impedire al governo ed ad una schiera di multinazionali di colonizzare il nostro territorio già martoriato. Inoltre è necessario che agli atti istituzionali si unisca una pressante azione politica da parte della Giunta, del Consiglio Regionale e della delegazione parlamentare calabrese per far comprendere al Governo centrale che la Calabria non è terra di conquista e che da queste parti resta conservato un patrimonio ed un potenziale economico inestimabile, il quale potrebbe essere molto utile al sistema paese ma che ha bisogno di interventi totalmente diversi da parte dello Stato, a partire dalle infrastrutture. Speriamo di avere molto presto dei riscontri da parte di chi dovrebbe rappresentare gli interessi di questo territorio e che troppo spesso non lo ha fatto.
Coordinamento No Triv “Magna Grecia”
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