Le condizioni delle infrastrutture per la telecomunicazione in Calabria sono state un ostacolo per una libera scelta delle tariffe e provider più convenienti per gran parte del territorio, spesso con servizi poco performanti, ben lontani dalle connessioni a 20 mega come ad esempio la adsl premium tiscali, Absolute di Infostrada, ecc. Ma ormai sembra una situazione relegata al passato.
Telecom ha, infatti, vinto tutti i bandi che, tramite Infratel, il Mise sta aprendo per risolvere le difficoltà delle zone a fallimento di mercato, iniziando con i lavori di cablatura della fibra ottica, che coinvolgeranno, fra gli altri comuni, proprio Corigliano Calabro. Il piano di Telecom, secondo quando previsto dal governo per l’Agenda digitale centrale, in aggiunta al programma dell’amministrazione regionale, così come sottolineato dal presidente della regione Mario Oliverio, farà salire la Calabria nella classifica che al momento l’ha vista quasi sempre relegata in ultima posizione, facendola, in futuro, notare come una delle realtà “italiane ed europee con il sistema di connettività a più alta capacità e diffusione territoriale”.
Oliverio ha fatto ben comprendere le strategie regionali per il futuro, dove diventa prioritario “cogliere le opportunità che ne derivano, proponendo la Calabria come una regione di eccellenza nel digitale” dal momento che “la prospettiva che si apre, attraverso lo sviluppo dei servizi digitali per le imprese, le associazioni e i cittadini, è di enorme portata, in grado di cambiare radicalmente la nostra regione e di aprire straordinari scenari di evoluzione sul fronte della crescita sociale e dello sviluppo dell’economia in tutti i settori, dal welfare alla sanità, dai trasporti al governo del territorio, ai sistemi produttivi, ai beni culturali, al turismo”.
In Calabria ci sarà uno degli stanziamenti maggiori fino ad ora previsti, pari a circa 100 milioni di euro, dei quali il 30% circa sarà a carico di Telcom, mentre la parte restante viene presa dai 6 miliardi stanziati dal governo per adeguare la situazione italiana agli obiettivi Ue, che puntano ad un’estensione della banda larga e ultralarga (al di sopra dei 30 Mbps).