In queste settimane nella nostra città stiamo assistendo a cose, decisioni, prese e mancate, situazioni che afferiscono la vita sociale e civile hanno dell’incredibile. E dicendo questo, non penso alla negazione di evidenti e acclarati diritti come può essere il normale rilascio del documento di carta d’identità, o come può essere la normale erogazione di un qualsiasi servizio pubblico (dalla viabilità, al trasporto urbano, dal decoro alla illuminazione degli spazi pubblici, ecc. ecc.)
che dovrebbe essere nella normalità della prassi del vivere civile e proprio di ogni paese della nazione ma non qui, da noi! Dell’incredibile è quanto sta avvenendo nella gestione amministrativa del cimitero!
Noi cittadini siamo visti dal sindaco o, come va in voga dire dalle parti del Garopoli dall'”Esecutivo” Geraci, come adepti che si devono sottomettere e sottostare alle decisioni del messia, e così facendo siamo diventati degli inermi spettatori di questo indecente spettacolo buoni soltanto a pagare le tasse. Per il resto ci pensa lui, il sublime, il magnifico, il saggio, l’intellettuale, l’infallibile, l’onnisciente Sindaco.
Peccato però che i risultati di questo agire politico è disastroso e fallimentare e sotto gli occhi di tutti.
Nelle settimane scorse sulla homepage del Blog è apparso un servizio nel quale si denunciava il fatto indicibile e grave, sia sul piano delle procedure sia sul piano simbolico, che tra l’altro mi pare non sia stato neanche smentito, ovvero sulle aberranti e particolari modalità di smaltimento delle bare delle salme estumulate. Per non parlare dell’indecenza dell’itinerario assurdo che i defunti prima di avere degna sepoltura devono subire, con giorni e giorni di sosta presso la camera mortuario dello stesso campo santo dove le bare pare stiano ferme lì, una sopra l’altra per diversi giorni. E poi abbiamo l’ultima novità, l’ultima trovata di quest’amministrazione, ovvero quello di rimuovere dai loculi cimiteriali i portafiori e i candelabri. Difatti noi coriglianesi, stando a questo atto deliberato dal sindaco Geraci non possiamo più commemorare i nostri cari defunti posando un fiore sulla tomba, nè accendere un lumino come la nostra civiltà ci ha, nei secoli, insegnato e tramandato.
Tutto questo, almeno questa è la motivazione per una questione di ordine e “igienicità” pubblica. Sì avete capito bene, i fiori sporcano, i lumini poi si esauriscono, si spengono e rimangono lì creando situazioni di disordine. Tutto questo non è una barzelletta nè uno scherzo, ma è quanto ha deciso, deliberato l’infallibile, invincibile, onnisciente e solitario messia della politica coriglianese che regge le sorti della città.
Domanda: ma queste sono sempre gli stessi fautori dell’ordine che hanno deciso che quelle bare disotterrate andassero distrutte con delle mazze e poi bruciate a cielo aperto all’interno dello stesso cimitero? Ripeto queste cose non me le sto inventando io, le ho lette sui media locali e, mi pare, ripeto, che non sono state smentite.
E allora è normale tutto questo? E’ normale che tutto questo avvenga nel silenzio unanime? E’ normale che nessuno delle autorità civili e democratiche presenti sul territorio permetta che tutto ciò avvenga come se nulla fosse?
Concludendo, invito l’autore di quell’articolo che parlava delle bare “smaltite” nelle modalità che abbiamo poc’anzi letto, o chiunque altro ne sia a conoscenza di inviare, qualora ve ne fossero, al Blog tutta la sequenza delle foto che focalizzano quella indecente scena, in maniera tale che i nostri amministratori e rappresentanti istituzionali si rendano conto della inaudità gravità di tutta questa complessa situazione che riguarda la gestione politica e amministrativa del Cimitero cittadino