Sulla definizione del giusto tributo Tari (acronimo di Tassa Rifiuti – imposta comunale istituita con la legge di stabilità 2014 al posto della vecchiaTares il cui presupposto è il possesso o la detenzione – a qualsiasi titolo – di locali o di aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani) la CGIL continua la sua battaglia mettendo in campo due azioni: la verifica del tributo da versare,
che da informazioni attualmente acquisite sembra essere la stratosferica cifra di € 6.345.184, e la verifica delle effettive utenze, allo scopo di attuare la filosofia dell’equa e proporzionale suddivisione dei tributi tra tutti i cittadini.
Dopo l’inevasa richiesta di accesso agli atti del 17-10-2014, finalizzata all’acquisizione dei dati alla base del calcolo per la costituzione delle tariffe (delibera n°51 C.C. del 2014), solo il 13-01-2015 una Ns. delegazione veniva ricevuta dall’assessore – dott. Iannuzzi, alla presenza, inoltre, dell’azienda SOGET SPA, società incaricata alla riscossione dei tributi.
Dagli atti e nel corso degli incontri è emersa l’assenza di un database aggiornato che permetta la verifica accurata dei dati, anche se una parte dell’aggiornamento sembrerebbe in possesso della SOGET SPA e non del Comune.
Grave, a nostro avviso, l’immobilismo dell’Amministrazione Comunale, nonostante gli sforzi dell’Assessore Iannuzzi, che non ha attivato gli strumenti necessari alla verifica del reale tributo da versare e delle utenze attive.
La CGIL chiede, pertanto, una rapida soluzione della gravissima problematica del giusto tributo TARI, questione che si abbatte non solo sulle famiglie, ma – in maniera spropositata – sulle attività commerciali ed industriali del già debole tessuto economico cittadino.
La CGIL si riserva ulteriori azioni al fine di portare a termine una battaglia di giustizia sociale non più rinviabile.
Responsabile CGIL Segretario
Camera del Lavoro Corigliano Calabro
Giuseppe De Lorenzo