Molto verosimilmente le menti criminali delle ‘ndrine sibarite coinvolte nella maxioperazione “Gentleman” stavano progettando un plateale assalto armato a un furgone portavalori. Oppure a un istituto di credito del circondario. Molto meno probabile, secondo gl’inquirenti, ipotesi d’un attentato mortale nei confronti di nemici “esterni”, “interni” o contro i nemici dello Stato. A fermare qualsiasi tipo di già preventivata azione, appena un paio di mesi fa, era stata la Guardia di Finanza sotto l’egida d’una “soffiata” raccolta da fonte confidenziale.
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