Si allarga sempre più, ed è meglio così, il dibattito attorno alla decisione del governo Renzi di autorizzare l’utilizzo delle trivelle nel mare Ionio per la ricerca di idrocarburi. Anche i ragazzi delle scuole cittadine mostrano una certa sensibilità nei confronti della problematica. In merito dobbiamo registrare il pensiero di una giovanissima studentessa coriglianese che frequenta la seconda classe dell’Istituto comprensivo Erodoto.
Lo scritto di Maria Teresa Piro è molto interessante perché invita tutti a prendere coscienza di fronte ad una problematica che potrebbe rivelarsi distruttiva per il sistema ecomarino e ambientale del territorio. “Attraverso concessioni varie – scrive la Piro – si espone il mare Ionio al rischio di conquista da parte di piattaforme e trivelle, noncuranti delle inevitabili conseguenze sull’ambiente marino, flora e fauna, e sulla nostra stessa salute. La Calabria è conosciuta da sempre come una terra semplice, immersa nel suo fantastico paesaggio naturale e lontana dall’inquinamento. Purtroppo però dalle autorità giungono ancora minacciose le richieste di sottoporre il nostro bel mare a trivellazioni di ogni genere, solo per ricavare, secondo quanto afferma Legambiente, una quantità di petrolio sufficiente a risolvere il nostro fabbisogno petrolifero per due mesi circa. La comunità calabrese spera che il nostro governo apra gli occhi e ci aiuti a fermare una simile follia per pochi spiccioli. I comuni, la regione Calabria e i cittadini sono contrari a svendere il loro mare alle richieste di estrazione avanzate dalle compagnie petrolifere. Pertanto l’impegno collettivo, che coinvolga adulti e ragazzi, credo sia davvero necessario! Preserviamo le nostre bellezze paesaggistiche – naturali! Salviamo la Calabria e il nostro Mar Ionio! Facciamo in modo che la nostra voce giunga alta al Governo, per cui No alle trivellazioni e agli idrocarburi, liberi nelle acque, nell’aria, negli alimenti e, di conseguenza, anche nel nostro corpo. Le trivellazioni sarebbero fatali, dannose e pregiudizievoli per la salute, come affermato da esperti e competenti. Che si gridi, quindi, a gran voce: “Tutti uniti per salvare il nostro mare, la nostra terra ed il futuro dei nostri figli!”
Giacinto De Pasquale