E’ stata diffusa stamane la ferale notizia, redatta da Pino La Rocca ed appresa anche su queste pagine, relativa alla determinazione che la Piana di Sibari sarà la prima ad essere oggetto di trivellazioni marine e costiere e quindi la prima ad essere “stuprata” dalle multinazionali del petrolio, ed in particolar modo proprio il golfo di Corigliano, prevedendo addirittura interventi nell’entroterra, bisogna passare immediatamente all’azione, per cui si devono urgentemente riorganizzare i comitati locali “NO TRIV” e riprendere collegamenti con quelli regionali e nazionali.
Parallelamente, preso atto di questa situazione di emergenza ( parola fatidica da noi!), considerato che tutti i Sindaci del territorio interessati e le amministrazioni locali, persino la Regione Calabria, hanno deliberato e si sono espresse con forza contro le trivellazioni, considerato la protervia e la violenza che si vuole esercitare verso le popolazioni che non condividono questo STUPRO letterale al territorio, da oggi in poi si deve rispondere duramente, anche e sopratutto sotto il profilo burocratico-amministrativo.
L’azione deve essere concentrata e sinergica, per una volta che gli Enti locali sono dalla parte del cittadino! così non appena si avrà sentore dell’insediamento di cantieri operanti in questo settore o propedeutici alle trivellazioni, Provincia, Comuni e Regione, sinergicamente dovranno essere conseguenziale alle delibere a suo tempo adottate e sommergere i responsabili di centinaia di richieste e di controlli su tutte la autorizzazioni che vanno dalle concessioni ai permessi ambientali, alla sicurezza, all’abbattimento delle barriere architettoniche, e ogni e qualsiasi aspetto burocratico che può creare intralcio e ritardi, e che possono costituire responsabilità personali amministrative e penali da parte dei funzionari e responsabili delle opere. Le amministrazioni locali, in sintesi devono alzare un muro altissimo ed intricato nel quale imprigionare le ditte che si accingono violentare ulteriormente questo nostro già disastrato territorio!
Mario Gallina