Non lo capisco se ci fa o c’è, ma a parte questo enigma, buon giorno e ben svegliato, dormito bene, se ha dormito, fino ad adesso? Ci si riempie la bocca di liberalismo senza sapere di cosa si parla. Il liberalismo, quello vero, ha regole e leggi che si applicano e producono condanne pecuniarie e detentive che si scontano ( informatevi nelle legislature anglosassone cosa succede a chi evade le tasse o a chi truffa), mentre il liberalismo “de noantri” non è altro che un’ interpretazione, riveduta e corretta a proprio uso e consumo.
in altre parole più che liberalismo, è jungla, legge del più forte, vince chi sbrana per primo, chi annienta economicamente, moralmente e alcune volte anche fisicamente chi ti sta di fronte, e tale comportamento non produce nessuna condanna dalla stampa e dalla gente, figuriamoci dai partiti, anzi va a merito, come medaglia al valore, al più spregiudicato, e dopo 20 anni ci si accorge che il vero liberalismo in Italia non è mai arrivato e che tanti politici anche giovani non sentono la necessità di condannare quest’ andazzo. Ma pretendere questa condotta è come pretendere che il maiale non si butti nel fango, l’ ippopotamo non stia nelle pozzanghere e le anguille non stiano nella melma, ognuno ha il suo habitat naturale. Da 20 la politica è stata solo ed esclusivamente occupazione del potere, con mezzi leciti e meno leciti, gestione del potere sempre con mezzi adeguati ai propri tornaconti e questo ha provocato non solo l’ impoverimento culturale di chi ruota attorno alla politica, ma ha allontanato quelle poche persone che magari avevano idee per far rinascere il paese. Il proliferare delle liste civiche, le campagne elettorali senza una mezza idea di sviluppo del paese, i comizi all’ insegna dell’ insulto e dell’ offesa all’ avversario, in questi 20 anni, non hanno mai dato un senso di fastidio o la sensazione che c’era qualcosa di sbagliato? Dopo che sono stati fatti danni che per correggerli ci vorrebbero decenni in un paese normale, figuriamoci a Corigliano, nessuno ha mai detto niente e adesso raccogliamo i frutti della semina effettuata in precedenza. L’ unica vera schifezza è che i frutti avvelenati della politica li raccogliamo tutti, anche quelli che avrebbero voluto una semina di convivenza civile e di progresso economico per tutti, ma tant’è … che cosi va il mondo, ma per carità nessun finto pentimento, nessuna recriminazione, perché quasi tutti con questa classe politica ci hanno fatto i conti e se l’ hanno sempre riconfermata un motivo ci deve essere. Anche la pseudo stampa libera è inutile che si scandalizzi, ha collaborato nella selezione a ribasso con i suoi silenzi e con i suoi attacchi distribuiti ad uso e consumo non sempre chiari. Se questo appoggio è scaturito da scelte politiche consapevoli allora non vedo il nesso della lamentela, se invece la scelta e le prese di posizioni sono inconsapevoli e non volute, allora bisogna porsi altre domande.
Mario