A chi mi ha chiesto se fossi passato in maggioranza ho risposto di no, ma che sono con Geraci per dare il mio contributo ad una più forte e determinata azione di governo.
Il Sindaco deve spendere il suo tempo a guidare e migliorare le scelte amministrative e non preoccuparsi di chi, forte dei numeri, nella sua maggioranza, ha semmai pensato a qualsivoglia ipotesi di condizionamento, per esigenze di futile visibilità.
Ho sempre detto che se a Geraci dovesse mancare un voto io,e non solo io, ma penso anche altri consiglieri di opposizione, sono lì a sostenerlo. Entro la fine di marzo sono in scadenza decreti per i responsabili di settore ed è quella la data, a mio parere, per porre fine alla definitiva riorganizzazione degli uffici.
Fatto ciò, credo che l’amministrazione possa e debba passare alla fase due del mandato a Geraci sindaco che, ricordo, è stato liberamente eletto dai coriglianesi e che molti dei consiglieri di maggioranza siedono tra i banchi perché trascinati dal sindaco eletto.
Le questioni sono davvero tante e non basterebbero decine di pagine per elencarle tutte: penso all’ambiente, al decoro, a tutti quegli atti di impulso che possano favorire maggiori servizi, alla riduzione dei tributi e, perché no, anche alle buche sulle strade ed alla valorizzazione dei centri storici e delle contrade. Tutte cose già dette.
Possiamo e dobbiamo però pensare a chi non ha un lavoro, ai giovani, alle famiglie con grossi disagi dove, tra l’altro, è troppo alta la dispersione scolastica e alla sicurezza dei nostri concittadini,alle donne ed agli anziani.
L’amministrazione se non è distratta dal quotidiano, o a vigilare su uffici comunali che non svolgono adeguatamente il loro lavoro, tutte queste cose è in grado di realizzarle nella consapevolezza di avere un territorio che può tirar fuori e valorizzare tutte le sue risorse, le eccellenze e mettendo i più deboli al centro della sua azione.
Dai Sindaco, pensa anche tu alle difficoltà e alle speranze dei nostri concittadini!
Il Presidente provinciale UDC “Con Geraci Sindaco”
Cataldo Russo