L’ex Vice Sindaco Italo Le Pera e la Responsabile degli Affari Generali Maria Teresa Iannini del Comune di Corigliano, non sono stati assolti dall’imputazione di abuso d’ufficio contestato per le irregolarità emerse nell’espletamento del concorso di ufficiali di Polizia Municipale bandito nel 2004: li ha salvati la prescrizione del reato conseguente al fatto che era trascorso il tempo massimo che lo Stato mette a disposizione della Giustizia per perseguire e quindi condannare qualsiasi cittadino per un reato allo stesso contestato.
Soltanto l’ex segretario comunale Michele Viceconte e la dott.ssa Rosina Vitale sono stati assolti “perché il fatto non costituisce reato”, per cui è chiaro che qualora il Tribunale di Castrovillari avesse accertato l’innocenza anche nei confronti di Le Pera e della Iannini, li avrebbe allo stesso modo dichiarati assolti invece di pronunciare nei loro confronti una sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione del reato.
Voglio precisare che la prescrizione del reato dichiarata nei confronti di Italo Le Pera e Maria Teresa Iannini è stata determinata dal fatto che la Procura dell’ex Tribunale di Rossano ha chiesto per ben due volte l’archiviazione dei reati contestati agli indagati per asserita infondatezza della notizia di reato, ma per ben due volte il G.I.P. dell’ex Tribunale di Rossano rigettava tali richieste, in accoglimento delle opposizioni avanzate dall’Avv. Pasquale Di Iacovo, il quale mi ha egregiamente difeso nell’ambito del procedimento penale in questione. Procedimento penale che tuttavia, solo a causa delle due richieste di archiviazione avanzate dalla Procura dell’ex Tribunale di Rossano per insufficienza delle indagini espletate, è finito con una sentenza di prescrizione del reato nei confronti di Italo Le Pera e Maria Teresa Iannini.
Voglio sul punto rilevare che per legge una sentenza di prescrizione non impedisce alle persone danneggiate di avanzare richiesta di risarcimento dei danni nei confronti dei soggetti destinatari della pronuncia di prescrizione del reato. Difatti la richiesta di risarcimento dei danni è impedita dalla legge soltanto nei confronti di chi è stato assolto con sentenza definitiva. Ed è proprio in virtù di ciò che il sottoscritto ha già espresso volontà al proprio legale di presentare richiesta di risarcimento danni nei confronti di chi il Tribunale si è pronunciato per la prescrizione del reato. Con la sentenza pronunciata lo scorso giovedì 29/01/2015 dal Tribunale Di Castrovillari soltanto Michele Viceconte e Rosina Vitale sono stati assolti, ma tale sentenza non è ancora definitiva.
Pertanto risulta assolutamente falso quanto dichiarato agli organi di stampa riguardo ad una asserita regolarità del concorso, in quanto qualora il Tribunale avesse ritenuto regolare la procedura concorsuale avrebbe assolto anche Le Pera e la Iannini, invece di dichiarare prescritti i reati a loro contestati.
Infine vorrei puntualizzare che in riferimento ai ricorsi in sede amministrativa presentati il sottoscritto era difeso dall’avv. Oreste Morcavallo, e che gli stessi vennero rigettati in quanto presentati prima che il Gip dell’ex Tribunale di Rossano ordinasse all’ex Procura di Rossano di effettuare ulteriori indagini.
Si allega alla presente una fotografia del dispositivo della sentenza in questione a conferma della veridicità dei contenuti del presente comunicato stampa.
Corigliano, 31/01/2015
Vincenzo PIRAINO{jcomments off}