Immaginate un paese con un codice morale, che si trasmette da padre a figlio e viene rigorosamente osservato senza alcuna costrizione. Di questo paese ebbi notizia, anni addietro, nel corso d’una mia ricerca e, subito, ne scrissi in qualche parte. Pensate: chi si candida alla carica di amministratore, ha già maturato una qualche esperienza lavorativa;
una volta eletto, non procede ad acquisti di beni immobili, se non funzionali alla professione o al mestiere; rinuncia ad ogni emolumento; si serve di tecnici interni all’ente e paga di tasca propria eventuali consulenze esterne; tiene le periodiche assisi in orario non coincidente con gli impegni di lavoro; mantiene condotta decorosa; non passa da una formazione ad un’altra; infine, non si ricandida.