Oggi, 27 gennaio 2015, sono passati settant’anni esatti dall’apertura dei cancelli del campo di concentramento di Aushwitz. Quello che si presentò davanti agli occhi dei soldati Russi non è possibile descriverlo, perché non è possibile definire con semplici parole cosa sia l’annientamento fisico e psicologico di un individuo, cosa sia la cancellazione della dignità dell’uomo,
cosa sia l’annullamento sistematico e scientifico della pur minima parvenza di umanità di chi è stato internato in un lager, cosa possa significare veder morire , magari per un capriccio, un figlio, un fratello, un genitore e desiderare con tutte le proprie forze la stessa fine, cosa sia l’orrore: perché Aushwitz è l’orrore, Aushwitz è il baratro dell’Umanità, Aushwitz è il punto di non ritorno, il confine tra progresso umano e follia allo stato puro . Partendo da questa osservazione il Dirigente Scolastico dell’Istituto “ Don Bosco”, Dott. Agostino Guzzo, da sempre attento e sensibile a tematiche importanti sul piano storico-sociale, ha invitato gli alunni della scuola secondaria di primo grado, riuniti per l’occasione nell’Aula Magna della sede centrale, a riflettere su quello che ha rappresentato la persecuzione del Popolo ebraico da parte della Germania nazista ed ha, inoltre, sottolineato l’importanza della cultura e della storia in particolare perché attraverso la conoscenza degli eventi e degli accadimenti che si sono susseguiti nel corso della storia dell’umanità si possono porre le basi per migliorare il futuro. Il ricordo delle persecuzioni, dell’Olocausto è necessario, affinché quello che è accaduto non accada mai più: questo è un assunto fondamentale, un messaggio imprescindibile, un momento di riflessione che deve essere sempre presente in una Scuola che possa essere definita moderna e pronta alle sfide che un Mondo “globalizzato” impone a docenti ed allievi. I ragazzi, per l’occasione, profondamente commossi ed interessati, sono stati sapientemente guidati dai loro docenti ed hanno declamato delle poesie, preparato cartelloni suggestivi e letto alcune riflessioni sull’argomento, il tutto intercalato da canti sulla Pace.