Il 16 gennaio 2015 a Rossano, un folto pubblico anche in rappresentanza del nostro Comitato delle 100 Associazioni per la Fusione, ha partecipato al Consiglio Comunale con all’OdG la discussione dell’Appello presentato il 22/01/2014 dal Comitato per la Fusione dei Comuni di Corigliano Calabro e Rossano. Il Consiglio ha approvato all’unanimità la proposta del Comitato con Deliberazione che ha dato avvio al relativo procedimento rispettando il testo, a quanto si sa, concordato in precedenza con l’altro Comune.
A nostro avviso i Consiglieri Comunali tutti della Città di Rossano hanno fatto il loro DOVERE, per il bene del Popolo!
Nello stesso giorno del 16 gennaio 2015 a Corigliano, pressoché con il medesimo scenario e OdG, il Consiglio Comunale ha rinviato a data da destinarsi, ogni decisione, pur riconoscendo nella sua larghissima maggioranza e dopo una lunga e tormentata discussione notturna, l’ineluttabilità della Fusione, per il bene del Popolo.
Siamo convinti che anche una parola fuori posto detta o scritta dai protagonisti istituzionali di questa appassionata vicenda della Fusione, possa far male all’obiettivo che ci siamo prefissati che è quello di unire, fermo restando le differenze esistenti, i due Comuni. Fuori da questa situazione e non potendo fare a meno di sottolineare che forse se ci fosse stato consentito di dare un contributo a margine della discussione consiliare, certe cose si sarebbero potute meglio chiarire, è fuor di dubbio che ciascuno di noi (coriglianese o rossanese che sia) vorrebbe restare per proprio conto nel proprio municipio ma, sta di fatto, che non lo può fare più perché il sistema va in un certo senso. Pertanto la Fusione (o altro che non c’è) è un percorso obbligato, non già per ripescare le pretese ambizioni amministrative di Rossano da sempre esercitate fino a pochi anni fa e la cui perdita, come s’è visto, ha trascinato tutto il restante Territorio nel baratro ed oltre, potremmo dire verso la misera. Ma perché, domani, la riconquistata e ampliata Potestà amministrativa sovracomunale (Area Vasta) possa essere fattore non più ristretto ma condiviso (quindi ad appannaggio di entrambe le Comunità ed oltre) occorre l’unità nella Fusione come fatto nuovo e “rivoluzionario” che induca chi ci Governa a non potere più fare finta che non esistiamo.
Può, ci chiediamo, la Corigliano da sola condurre questa battaglia per la sopravvivenza e la valorizzazione territoriale? Lo vuol fare unendosi ad altri? Lo faccia pure ma mentre da quella parte non c’è sponda, da questa c’è già una deliberazione in atto che è cosa grande e sofferta.
Queste le conclusioni tratte dall’ultima riunione che il Comitato delle Associazioni ha tenuto sabato sera agli esiti delle assisi e dove s’è visto a Corigliano che qualcuno, nel momento sbagliato, ha voluto parlare alla “pancia” delle due Comunità, sollevando i più antichi e ancestrali luoghi comuni … Altri ha tentato di approfittarne per mettere in difficoltà il Sindaco e la Giunta entrando nella discussione, come suole dirsi, a gamba tesa e altri ancora dall’opposizione (esclusa 5 Stelle) hanno lanciato ai “dissidenti” l’assist (subito ripreso dalla CGIL di Castrovillari in una sua nota del 17 gennaio) della presunta necessità di un preventivo “piano di fattibilità” (per altro escluso dalla legge) e di un allargamento del Progetto da riconvertire nella ritrita Area Urbana annacquata in salsa vertenziale … Come se non ne avessimo già provato l’inefficacia sulla nostra pelle di deprivati di potestà e di servizi d’ogni genere.
Il tutto allo scopo di impedire l’approvazione della Delibera in discussione, con conseguente <<buona notte al secchio>> della Fusione e della ripresa del nostro Territorio. Altro che <<rischio nell’approvare processi dall’alto>> , questo, al contrario, è un processo di cittadinanza attiva nato dal basso da 70 associazioni che contano insieme migliaia di aderenti, di poi salite a 100 senza alcuna “conventio ad excludendum” che è viceversa metodo praticato da chi critica ed è uso, cospirando nell’ombra, colpire alle spalle: intelligentia pauci.
Proprio per questo il Popolo, a nostro parere, è sgomento. Sembra che qualcuno abbia voluto cedere a pressioni esterne tanto sono pochi, erronei e vacui gli argomenti che hanno portato, a Corigliano, ad una temporanea non decisione, se si eccettuano il buon senso del Presidente Magno e del Sindaco Geraci mirato ad evitare una spaccatura che sarebbe stata, forse, insanabile.
Sappiamo che siamo già, a differenza di altri, una vera e propria Città unica attraversata da una strada che si chiama SS 106 Jonica e che dalla zona Industriale di Corigliano alla C/da Amarelli di Rossano può essere considerata un’arteria urbana a tutti gli effetti che funge (malissimo come dice la nostra associata “Basta Vittime sulla SS 106”) da grande arteria statale.
Rossano ha già approvato la Delibera e se Corigliano replicherà a breve l’approvazione, si potrà dare l’avvio al procedimento di Fusione, quindi alla legittima redazione di qualsivoglia Piano (oltretutto finanziabile, post e non ante Delibera) ed alla elaborazione di tutte le buone idee in programma che possano condurre allo svolgimento del Referendum avendo le idee massimamente chiare non solo sul tema ma anche sui contenuti della comunicazione che deve andare alla popolazione. Ebbene, approvando la Delibera d’indirizzo, alla unanimità, Rossano ha anche recepito i contenuti della proposta avanzata l’anno scorso dalle Associazioni dove si recita:
<< … INSTA AFFINCHÈ: Le due Municipalità di Corigliano e Rossano convochino al più presto i due rispettivi Consigli Comunali per attivare il procedimento per la Fusione dei due Comuni e altresì affinché le stesse – amministrazioni ndr – (in base ai Piani Urbanistici in elaborazione e all’interno del PSA) diano indicazioni affinché nei luoghi dove sorgerà il Nuovo Ospedale della Sibaritide in C/da Insiti, sia individuata l’idonea Area destinata ai Servizi della Città Nuova ivi compreso il Palazzo degli Uffici per la Municipalità; … >>.
Ma del resto è ovvio che con la Fusione e la creazione del Consiglio Comunale futuro, ogni discussione su dove andrà che cosa, sarà oggetto di pianificazione tramite gli strumenti attuativi e certamente non ci sarà nessuna Delibera di indirizzo che possa reggere alle volontà delle future sedi deliberanti. Tuttavia, se ci fosse, oggi, qualcuno che volesse puntualizzare in Delibera in quella direzione (già politicamente sancita) di ciò non si scandalizzerebbe nessuno e pertanto il Consiglio Comunale di Corigliano espliciti ogni sua propria esigenza. Ma lo faccia con l’urgenza che i fatti richiedono se non volgiamo che l’intera Provincia di Cosenza ritenga cosa risibile le nostre più che legittime aspirazioni.
conferenza stampa
mercoledì 21 gennaio 2015 alle ore 11,30
Corigliano Stazione – Bar Ariston
COMITATO
100 ASSOCIAZIONI PER LA FUSIONE
DEI COMUNI DI CORIGLIANO E ROSSANO