L’ha deciso la commissione disciplinare del Comune nei confronti dell’assistente Antonella Bianco la quale ora ricorrerà al Giudice del Lavoro
Com’è andata a finire? Già, perché non solo continua a far notizia ma farà certamente pure discutere il caso del “mercoledì furioso” dello scorso 5 novembre tra le due vigilesse della Polizia municipale di Corigliano Calabro, le assistenti Antonella Bianco ed Anna Casciaro azzuffatesi all’interno degli uffici del loro Comando ubicato nel palazzetto di contrada Bonifacio.
La commissione disciplinare del Comune presieduta dal funzionario Angelo Pizzulli, qualche giorno fa ha sciolto la propria riserva sul procedimento acceso nei confronti dell’assistente Bianco. Alla quale è stata applicata la sanzione della sospensione dal servizio per tre giorni.
Si tratta d’un provvedimento disciplinare severissimo nella sostanza, al di là dei giorni di sospensione dal servizio intesi in senso numerico assoluto.
Il provvedimento deciso dalla commissione avrà efficacia esecutiva nel prossimo mese di marzo.
L’organo giudicante avrebbe applicato la sanzione sulla scorta dell’esposto presentato dal comandante del corpo di Polizia municipale, il maggiore Luigi Greco, e della relazione di servizio redatta dall’assistente Anna Casciaro, la stessa “rivale” della vigilessa punita.
Contro il provvedimento di sospensione dal servizio, l’assistente Bianco, attraverso il proprio legale di fiducia, l’avvocato Andrea Salcina, ricorrerà prestissimo dinanzi al Giudice del Lavoro del Tribunale di Castrovillari.
Non solo. Sì, perché lo stesso legale annuncia pure un imminente atto di diffida da parte della propria assistita all’indirizzo del comandante Greco. Il quale, a detta dell’interessata, eserciterebbe con “eccesso di zelo” l’attività di controllo sull’attività lavorativa svolta dalla sottoposta, la quale da qualche tempo è delegata a rappresentare il Comune dinanzi al Giudice di Pace nei procedimenti riguardanti le infrazioni al Codice della Strada.
Restano in campo, inoltre, le reciproche querele penali tra le stesse assistenti Bianco e Casciaro a seguito della zuffa consumatasi nella sede del Comando e al cospetto stesso del comandante Greco.
«Tu devi farti i cazzi tuoi, hai capito?!»: una avrebbe aggredito l’altra, l’avrebbe presa dal bavero e spintonata. E s’era così scatenato un parapiglia ad altissima tensione tra le due rivali, con parole pesanti e mani – per fortuna – molto meno, davanti agli occhi ed alle orecchie d’alcuni colleghi e del comandante.
Una delle due era persino svenuta, salvo essere stata poco dopo rianimata, e la zuffa era così approdata dritto in Pronto soccorso con un referto medico che prescriveva, a una delle due, cinque giorni di riposo per stati d’ansia mentre l’altra era stata refertata senza alcun giorno di prognosi.
La zuffa era scaturita da un alterco verbale che pochissimi attimi prima aveva avuto a protagonisti l’assistente Bianco ed il comandante Greco, al quale la prima contestava la mancata concessione d’un turno di riposo per il giorno successivo.
Un comportamento ritenuto irriguardoso da parte del comandante Greco, il quale lo fece subito finire in un fascicolo con richiesta di procedimento disciplinare…{jcomments off}