La foto pubblicata su questo Blog in cui si vedono le famose dune appianate dalle onde del mare mi sollecitano una domanda: Perché un amministratore, gestisce i soldi pubblici in maniera così orrenda? La risposta se qualcuno pensa di averla e di condividerla con tutti i lettori sarebbe illuminante per noi poveri fessi che paghiamo le tasse fino all’ ultimo centesimo e poi le vediamo sperperate in questo modo.
Partendo da discorso lasciato a metà sull’ acquanova, per arrivare alla foto in discussione c’è un legame stretto e continuativo che o per ignavia o per tornaconto personale, molti coriglianesi ignorano. Chi si alza la mattina e fa i salti mortali per portare a casa un salario di fame dovrebbe sentirsi le budella attorcigliate per lo spreco di danaro pubblico e dovrebbe incominciare a farsi sentire, ma la cosa più grave è che chi opera nella cultura, chi ha proprietà professionali e tecniche per dire qualcosa, tace. Non so se sono stati spesi 15 milioni, come suggerisce un commento, sarebbe cosa giusta e utile se il comune sul proprio sito, pubblicasse le spese sostenute, ma se anche fossero di meno, ci rendiamo conto che sono soldi buttati al vento? Quante strade riparate, quante scuole messe in sicurezza, quanta pulizia delle strade ci verrebbero con tutti questi soldi? A nessuno interessa, gli architetti esclusi dalle varie gare, o quelli coinvolti, i registi teatrali in vernacolo o in lingua, gli ingegneri, i politici avversi, i fruitori del mare…. Tutti in rigoroso silenzio.
Non so quanti di voi hanno visto su Rai 3 ieri sera Presa diretta, il servizio di Jacona, dedicato alla Calabria. Emergeva una sola cosa: i nemici della Calabria sono i calabresi stessi, perché dove le redini le hanno i calabresi intelligenti si fanno cose belle, si creano spazi culturali, artistici e posti di lavoro, spendendo il giusto per poi avere un ritorno economico per tutta la collettività. Dove invece le redini sono in mano o a incapaci o a personaggi poco chiari, lo spreco di danaro è 100 volte maggiore e alla collettività non ritorna nessun beneficio.
Un paesone come Corigliano non ha un gruppo di persone che ha voglia di vivere in un paese normale? Civile? Che offra garanzie di giustizia e benessere? Se esistessero, che battano un colpo, che si palesino che si spendano per un paese migliore, perché, non mi stancherò mai di dirlo, gli amministratori di qualsiasi paese, sono lo specchio della civiltà di tutto il paese.
Cordiali saluti
Mario