Stranezza delle stranezze: il punto dolente non è la ‘buca’, che, invecchiando, s’allarga e diventa sempre più profonda; il punto veramente dolente è ‘chi’, giornalista o semplice cittadino, fa vedere quella buca, informe e cangiante secondo stagione, e, nel farla vedere, ne parla anche. La ‘buca’, in fondo, sta lì, silenziosa ed inerte, quasi ormai complemento d’arredo;
‘chi’ la mostra e la descrive, invece, fa peccato, perché macchia l’immagine della città ed appanna l’abito dei governativi. Formidabile! Come a dire: il problema non è il malanno, ma chi lo fa notare. Dunque, la buca resti pure, l’importante è non parlarne. E chi continua a farlo? Peste lo colga e, con lui, la medesima peste colga il giornale, la tv e il blog, che sconvenientemente si prestano.