“Sono costretto a non mandare mia figlia a scuola perché manca la bidella specializzata che deve portarla in bagno”. E’ la pubblica denuncia che fa Franco Curia il papà di Giorgia Pia, oggi 12 anni, la bambina affetta da tetraparesi spastica ed epilessia, che nel 2010 grazie ad una imponente gara di solidarietà da parte di tanti cittadini, coriglianesi e non, venne curata presso un certo specializzato di Cuba.
Da allora grazie a quelle cure la bambina ha incominciato ad avviarsi verso una quotidianità meno difficile, anche se le cure riabilitative non devono mancare. Oggi come detto Giorgia Pia è nelle condizioni di andare a scuola, frequenta la quarta elementare presso l’Istituto comprensivo don Bosco di Cantinella, anche se per andare al bagno ha la necessità di essere accompagnata da una bidella specializzata. Ebbene da qualche giorno la bambina non può disporre più di questa figura: “La vicenda –afferma il papà di Giorgia Pia – risale allo scorso mese di dicembre allorquando la bidella del plesso dove va mia figlia ha fatto presente al dirigente scolastico che per problemi fisici non poteva più accompagnare la bambina al bagno. A quel punto il dirigente ha fatto un ordine di servizio affinché un’altra bidella accompagnasse Giorgia Pia al bagno. Tutto ciò fino al 20 dicembre. Ma alla ripresa delle lezioni lo scorso 7 gennaio il problema si è riproposto, finché ieri mattina –racconta ancora Franco Curia – mia moglie si è dovuta recare a scuola perché mia figlia non potendo andare al bagno avvertiva forti dolori allo stomaco. Ci siamo recati presso la direzione e qui mi è stato risposto, non dal direttore ma da un impiegata, che lei non poteva fare nulla e che se volevo potevo anche denunciare questa vicenda. Tutto ciò è davvero assurdo, cioè io non posso mandare mia figlia a scuola perché manca il personale addetto. A questo punto rivolgo un appello al responsabile dell’ufficio scolastico provinciale e al dirigente della scuola di Cantinella: se entro cinque giorni questa sconcertante vicenda non verrà risolta mi vedrò costretto a denunciare i responsabili scolastici all’autorità giudiziaria”.
Giacinto De Pasquale