Questione “decreto salva Silvio”: esercizio di semplice logica o pragmatismo o più semplicemente di onestà intellettuale.
Andiamo all’origine:
1 ) Nella riforma del fisco che il governo ha licenziato con un decreto legislativo, c’è una norma che depenalizza evasioni fiscali fino al 3% del fatturato complessivo dell’evasore.
2 ) Se questa norma dovesse restare così com’è, consentirebbe a Berlusconi di cambiare il suo destino giudiziario cancellando la sua pagina più infamante: la condanna a 4 anni nel processo Mediaset.
3) Qualcuno che legge tra le carte, nello specifico i 5 stelle, ai quali a questo punto va dato atto dell’impegno nello studiare le carte proposte dal governo, altro che gufi e rosiconi, si accorgono del fatto, anzi del misfatto, e denunciano la cosa all’opinione pubblica.
4 ) A questo punto interviene Renzi e come giustamente dice Sil Bi nel suo intervento
” l’inciucio differito”, cade dal pero e prioritariamente dichiara di non sapere nulla di tutto ciò.
5 ) Renzi parla di strampalate ipotesi di scambi politici-giudiziari.
6) Tuttavia pur parlando di strampalate ipotesi, Renzi da ordine agli uffici di non trasmettere, per il momento, gli atti del decreto alla Camera.
7) Lo staff di Berlusconi conferma che il D.L. solleverebbe effettivamente B. Dalle incriminazioni e condanne riportate.
8 ) A questo punto le ipotesi sono due:
A) Renzi non sa che cosa contengono i suoi D.L. e quindi è un capo di governo irresponsabile ed incapace,che si fa passare sotto il naso tutto quello che “i poteri occulti” gli propinano.
B) Renzi è un imbroglione preso con le mani nel sacco.
TERTIUM NON DATUR
Mario Gallina