Per le 10 di questa mattina tutto era concluso. La macchina organizzativa ha funzionato alla perfezione, non si sono registrati problemi particolari. Sono questi i flash salienti della lunga giornata di attesa vissuta ieri nel porto di Corigliano dove era attesa un mercantile con oltre 400 migranti provenienti da un porto turco. La nave è entrata nel porto alle 23.45 di ieri sera e come detto già questa mattina i profugo sobo stanti prima visitati, rifocillati, identificati e poi fatti salire su appositi pullmann che li hanno portati in vari centri di accoglienza del sud, centro e nord Italia.
Questa la cronaca di quelle che è accaduto la scorsa notte. Lo sbarco dei migranti siriani dal mercantile Ezadeen è avvenuto come detto poco prima della mezzanotte nel porto di Corigliano, ricordiamo che il mercantile era stato soccorso giovedì pomeriggio al largo della costa calabrese dopo che l’equipaggio aveva abbandonato i comandi. Sono giunte 360 persone, tra le quali 232 uomini, 54 donne e 74 minori, 8 dei quali da affidare perché non accompagnati da adulti. Dall’Onu arrivano parole di ringraziamento all’Italia. E anche l’Europa interviene attraverso le parole del commissario all’Immigrazione Dimitris Avramopoulos: «I trafficanti trovano nuove rotte per l’Europa e impiegano nuovi metodi per sfruttare i disperati». La lotta a queste organizzazioni criminali «sarà una priorità top» nel piano Ue complessivo sulle migrazioni. Il mercantile Ezadeen, abbandonato dall’equipaggio in alto mare, senza elettricità e senza controllo è arrivato alle 23.45 nell’area del porto di Corigliano. Sulla nave sono stati calati, da un elicottero, tre operatori della Capitaneria di porto di Gallipoli e tre di Taranto i quali, come ha spiegato Francesco Perrotti, comandante della Capitaneria di porto Corigliano Calabro, hanno provato a fare ripartire l’imbarcazione. Poi sono iniziate le operazioni di traino che si sono concluse soltanto intorno alla mezzanotte. Il comandante Perrotti, che ha definito l’operazione soccorso abbastanza rischiosa, ha anche evidenziato che la scelta di Corigliano Calabro è stata obbligata dal fatto che il porto di Crotone è già stracolmo di carrette del mare, utilizzate per i viaggi della speranza. A quel punto si è scelto il porto in provincia di Cosenza che era il più vicino dopo quello di Crotone e dove non ci sono altre navi abbandonate. I migranti a bordo del mercantile Ezadeen sbarcati a Corigliano Calabro: 232 uomini, 54 donne e 74 minori, 8 dei quali da affidare perché non accompagnati da adulti. Questi ultimi 8 sono stati temporaneamente affidati alle cure di una casa famiglia di Corigliano in attesa di decidere dove trasferirli.
Giacinto De Pasquale