Mi scuso del ritardo, ma ero fuori sede e con la tecnologia non ho un eccellente rapporto, per cui credo che una risposta sia necessaria seppur in ritardo. Le cipolle e le carote sono venute a galla perché su questo argomento c’era già una discussione aperta dall’ arch. Saccoliti e la discussione era centrata sulle scelte politiche che in materia di urbanistica venivano fatte da questa giunta.
Credevo che lei, nel suo intervento, intendesse proseguire quella discussione, se non è cosi, se il suo è un intervento personale senza riferimenti alle scelte politiche sociali e urbanistiche, ritiro il paragone, ma allora non capisco il senso del suo intervento.
Sull’ anonimato, è ora di chiudere questa puerile e inutile discussione, esprimo giudizi nel rispetto delle regole del vivere civile, su queste mie considerazioni se qualcuno ha qualcosa da dire lo dice, altrimenti si possono ignorare, ma mi sembra pretestuoso avere un volto dietro alle considerazioni, non è che per dissentire o approvare una considerazione bisogna per forza conoscerne l’ autore.
Il mio riferimento al progresso, prende spunto dalla sua citazione di cellulari e PC che oramai , se ho capito bene il senso, hanno reso superfluo l’ incontrarsi in piazza. Ho estremizzato troppo il suo pensiero? Non credo, ma se si è così permalosi sui sinonimi e sulle assonanze dialettiche, allora corriamo il rischio di parlare inutilmente del sesso degli angeli. Vede sig. Pellegrino, certamente le piazze nel corso della storia si sono evolute e si sono modificate, ci mancherebbe altro, ma si sono modificate sulla base di una evoluzione politico culturale che atteneva alla popolazione stessa. Ora lei non vuole parlare delle scelte politiche sociologiche economiche e territoriale che questa giunta ha fatto su L’ acquanova, capisce che allora la sua è una discussione sterile?, le piazze sono il cuore delle popolazioni vive e vegete, nelle città che hanno piazze dinamiche, ci si incontra a bere un caffè con gli amici, si fanno manifestazioni culturali, concerti, incontri formativi, la società dinamica e tecnologicamente avanzata, lo richiede. Di tutto questo nella posizione della giunta e nel suo intervento non c’è traccia, si evince solo che cosi com’era veniva adibita solo a parcheggio. Se il problema era evitare che le macchine ci parcheggiassero, come le ho già detto, bastava mettere dei semplici fittoni di cemento e il problema era risolto senza spreco di danaro pubblico.
La tranquillizzo sulle mie frequentazioni serali, non vado in locali alla moda, non abito allo scalo e sono felice che lei abbia un’ alta considerazione da parte dei suoi amici e conoscenti, infatti il mio intervento, non aveva niente di personale su di lei, ma prendeva spunto da affermazioni che considero non molto appropriate su un argomento di interesse pubblico.
PS Ringrazio il sig. Scaglione per la minima parte che condivide ma se legge attentamente quello che dico ci troverà proprio gli “SCHIFI” di cui lui parla, perché , un cattivo rapporto con la politica genera una cattiva politica ed è quello che io intendevo dire sul modo di scegliere la propria rappresentanza da parte dei coriglianesi.
Un affettuoso saluto a tutti.
Mario