Papà e mamma hanno fretta e, poi, il lavoro, la riunione, gli amici e, poi, la stanchezza, il nervosismo, lo stress. Non sono un lodatore del tempo passato, ma ricordo che nella famiglia d’un tempo, quella che anche me allevò negli anni cinquanta, di calore ce n’era un bel poco.
Amato e rispettato il papà, la mamma governava le domestiche mura nella laboriosità e nel silenzio; i figli, che pur nella diffusa povertà nascevano, accettavano il sacrificio ed osservavano opportunamente l’obbedienza. C’erano anche le tristezze e, a volte, le tempeste, ma, sempre, il giorno dopo, tornava in casa un raggio di sole e nel cuore la pace. Chi, come me, di quella famiglia ha ricordo e dolce nostalgia, la conservi nell’anima e ne mostri un segno, oggi, almeno, che è la festa della sacra famiglia.