Purtroppo si allunga sempre di più la drammatica e sconvolgente teoria di croci ai lati della strada statale 106, ribattezzata non a casa, la “strada della morte”. L’ultima vittima la si è registrata, purtroppo, la sera della vigilia di Natale. Un giovane ciclista amante delle due ruote investito, per cause che sono ancora al vaglio dei carabinieri della compagnia di Corigliano, da una Fiat Panda è finito rovinosamente sull’asfalto battendo violentemente la testa,
vani sono risultati i soccorsi, il suo ricovero presso l’ospedale di Rossano e la successiva operazione a cui è stato sottoposto dai sanitari del Giannettasio: per Francesco De Simone è sopraggiunta la morte nella notte tra il 24 ed il 25 dicembre. E’ questa l’amara cronaca, l’ennesima, di una giovane vita spezzata su quell’arteria che in questo 2014 ha fatto registrare, fin qui, 14 morti, dei quali si sono registrati nel tratto cosentino della 106. Questa la cronaca dell’incidente. Sono le 17.30 del 24 dicembre Francesco De Simone, 42 anni, operaio di Lattughelle una frazione del comune di Cassano, amante della bicicletta, stava percorrendo, come spesso faceva, l’importante arteria ionica, in direzione Corigliano-Sibari, giunto all’altezza di località Salice veniva investito dalla Fiat Panda targata EX203MZ condotta da S.F, 29 anni, di Cerchiara. L’urto tra macchina e bicicletta pare sia stato abbastanza violento tanto che il De Simone veniva sbalzato a diversi metri dal punto dell’impatto finendo rovinosamente e pesantemente sull’asfalto dove batteva anche la testa. Il guidatore della Panda si fermava cercava di prestare soccorso al ciclista, immediatamente sul luogo del sinistro giungeva l’ambulanza del 118 che caricava il De Simone con destinazione l’ospedale di Rossano dove si trova il reparto di rianimazione, tenuto conto che il medico giunto sul posto si rendeva perfettamente conto della gravità delle condizioni del ferito. Una volta giunto al Giannettasio De Simone veniva sottoposto ad un intervento chirurgico, con la speranza di poter evitare l’irreparabile. Nel frattempo il conducente della Panda veniva sottoposto ai controlli di rito da parte dei carabinieri quali l’alcool test, e per fortuna tutti i controlli gli erano favorevoli, il quale in evidente stato di choc per l’accaduto cercava di raccontare ai carabinieri la dinamica dell’incidente. Purtroppo però nella notte tra il 24 e il 25 l’operaio cassanese non riusciva a superare il trauma dell’incidente e spirava nel reparto di rianimazione dell’ospedale rossanese. Come detto sull’esatta dinamica dell’incidente hanno avviato indagini i carabinieri della locale compagnia. Il presidente dell’associazione Basta vittime sulla statale 106, Fabio Pugliese, afferma: “L’Associazione in queste festività natalizie non vuole dimenticare il silenzio assordante della Chiesa calabrese circa il problema della S.S.106. Così come non dimentica di ricordare che nel 2013 abbiamo inviato a tutti gli alti prelati delle diocesi attraversate dalla S.S.106 una lettera che ancora oggi non ha ottenuto una risposta”.
Giacinto De Pasquale