Per qualcuno non fa differenza vivere in un posto o in un altro: il sole s’alza allo stesso modo e luna e stelle, di notte, s’affacciano ovunque. È stato anche detto che la patria è lì dove si sta bene. Io chiamo beato chi la pensi così. Beato, perché il ricordo non lo turba e la nostalgia non lo stringe.
Costui può vivere dove il destino lo porta, per un giorno, per un mese o per anni, e lì godere delle cose nelle quali s’imbatte. Così non è per tutti. Ricordo mio padre, in una corsia d’ospedale, a Roma. Più che il male, lo martoriava la lontananza. Spesso lo coglievo con lo sguardo lontano. Capivo. Capivo, perché quel segno lo sentivo dentro anche io. Me lo aveva dato lui col sangue. Per questo dono gli volevo tanto bene e, teneramente, tanto gliene voglio ancora.