Il sindaco annaspa sull’abusivismo edilizio nel corso d’una inchiesta di Sky-Tg24 sul dissesto idrogeologico
A Corigliano Calabro magari l’hanno visto in pochi ma nel resto d’Italia sono sicuramente in tanti ad aver visto l’esclusiva inchiesta di Sky-Tg24 andata in onda dopo la mezzanotte tra lunedì e ieri e replicata sullo stesso canale satellitare alle nove di ieri mattina. Un’inchiesta giornalistica dedicata alla scottante e sempre attuale questione del dissesto idrogeologico italiano e dal titolo emblematico: “Dissesto doloso”.
E’ durato quarantasette minuti e quarantasette secondi, sette minuti e trentasei dei quali dedicati alla Calabria, a Reggio Calabria ed a Corigliano Calabro in particolare.
Una “vetrina” per nulla edificante quella coriglianese, e resa ancor meno edificante dalle poche e sconclusionate parole del sindaco Giuseppe Geraci nel corso dell’intervista conclusiva realizzata dalla brava giornalista Manuela Iatì. Un’intervista durata pochissimo, e suo malgrado…
Già, perché quando la cronista di Sky-Tg24 s’è presentata al cospetto del primo cittadino con in mano la mappa del Piano d’assetto ed antidissesto idrogeologico ma soprattutto coi risultati della sua inchiesta, Giuseppe Geraci ha annaspato poiché non sapeva proprio cosa rispondere agli evidenti dati di fatto che gli venivano spiattellati in faccia.
I dati erano quelli relativi alle centinaia di costruzioni realizzate abusivamente nelle zone a rischio “R4” circostanti gli argini del torrente Coriglianeto, il principale corso d’acqua cittadino di fronte ai quali il sindaco ha dichiarato testualmente che «si tratta di roba di quarant’anni fa» e che «lei mi coglie alla sprovvista» ed ancora che «mi faccia pervenire una richiesta scritta e possiamo parlarne».
Manuela Iatì contesta subito al sindaco che le costruzioni di cui parla «risalgono agli anni Duemila».
Nel corso del proprio “servizio coriglianese” la cronista ha scovato pure quel rigogliosissimo agrumeto che insiste all’interno della vasca d’espansione del torrente Leccalardo – notissimo alle cronache delle esondazioni cittadine – ed il suo “proprietario” il quale intervistato ha affermato d’avere acquisito quel terreno demaniale addirittura «per usucapione»!
Pure questa amara “chicca” Manuela Iatì ha “girato” al sindaco di Corigliano Calabro. Il quale, in evidente imbarazzo, ha “liquidato” in fretta la “disturbatrice” televisiva.
Magrissima figura, dunque, quella fatta registrare da una già tanto piagata città.
Che, forse, poteva metterci una “pezza” di buon senso se il sindaco non fosse stato frettoloso ma più riflessivo e determinato nel fornire delle risposte ad una cronista d’una tv nazionale. Magari spiegando cosa intende fare per frenare l’ancora dilagante abusivismo edilizio e il dissesto idrogeologico…
GUARDA VIDEO