Secondo alcuni, chi non piace ai cani, potrebbe avere un alcunché di strano. La cosa non è da prendere sotto gamba, dal momento che di siffatto avviso era anche il grande Freud: la sua cagnetta, infatti, diventava nervosa, quando nello studio del maestro entravano signori con qualche ‘stranezza’. Sulla fattispecie, si racconta più di un episodio. Questo ve lo racconto io.
Dunque, c’è nel mio quartiere un cagnolino. Giorni fa, all’improvviso, mugola, guaisce, infine, abbaia. Il tutto dura poco meno di un minuto. Può succedere. Sennonché, il giorno dopo e il giorno dopo ancora e l’altro ancora, il fatto si ripete e sempre alla medesima ora (che non dico). Incuriosito, decido di recarmi sul posto. Ecco, son lì, nella mia auto ed aspetto. Incredibile! All’ora fatidica, spunta da una traversa il cagnolino. Corre, corre, poi, d’improvviso, si blocca sotto un cartellone elettorale: comincia a mugolare, guaisce, poi, prende ad abbaiare ed infine, digrignando va via.