Grazie MARIO: apprezzo il tuo commento, l’adesione e la qualità del tuo pensiero …., pur se in anonimato.
Relativamente alla possibilità di far <<RITIRARE>> certi politici, come Mario sostiene, negandogli il consenso al voto, penso che sia poco praticabile, visto l’andazzo dei partiti e della Democrazia, che da decenni, trovasi relegata dietro un paravento, ove allignano ricatti e voto di scambio.
Come si sa, prima della Repubblica, si obbligava a votare in un solo senso, dopo, in molti, si sono accodati a seguire promesse, a mercanteggiare il voto, disporre di un lavoro, non faticoso, o altro, rinunciando anche alla propria dignità, in vista di “lauti vantaggi” noti a tutti e perseguiti da molti, conosciuti e visti seguire il “carrozzone”.
In detta situazione compromessa ed “inquinata socialmente”, con presenza anche di voti “monetizzati”, dove dilagano assistenzialismo e propensione agli imbrogli, mi è difficile immaginare che, attraverso il voto, si possa dare vita ad un cambiamento, ad un riscatto sociale, specialmente in questo momento storico.
Questo fatto sociale è, da tempo, sostenuto dal lassismo di svariate classi e galantuomini, delle quali ci si attendeva, in verità, qualche stimolo ed esempio di moralità; vedesi la nostra Acqua Nova in argomento, che ormai rappresenta un feretro, incastonata in un centro storico privato del suo fervore, su cui ci si accanisce, senza alcun pudore pur di annientarlo anche nella memoria.
Ritengo che compito della vera Politica sia quello di ben amministrare e programmare nel rispetto dei cittadini, dando regole sensate e condivise, uguali per tutti e non a limitarsi a sostenere, a tutti i costi, la qualità del lavoro svolto, sia che si tratti di progetti o di altro, eseguiti durante il proprio mandato, con sfoggio di aver fatto cosa eccellente, a differenza di chi l’aveva preceduto.
Purtroppo siamo in una regione, posta in fondo alla classifica ed in un paese sfigato, che ha subito l’inimmaginabile.
Nel caso specifico, gli amministratori, per ogni singolo incarico, interno o esterno, dovrebbero disporre un disciplinare ad hoc, con indicazione di cosa e come si vuole realizzare, quanto spendere, con esplicazione delle mansioni che il progettista dovrà svolgere e dei compensi che gli toccano, da rendere visibile alla cittadinanza. Inoltre ci sarebbe da esaminare sia le modalità di selezione degli incarichi, la qualità della progettazione, il massimo ribasso in uso, che l’assenza dei concorsi di progettazione …. ma questa è un’altra storia.
Il mio invito al <ritiro> resta un grido rivolto a chi veste i ruoli opportuni, ad aprire gli occhi ad evitare il prosieguo di disastri, danno erariale, sottrazione di risorse dalle tasche dei cittadini, per poi risultare illeso e, addirittura, essere ricordato con attributi positivi.
I casi-VERGOGNA non mancano, ognuno potrebbe contribuire alla compilazione della lista, nel mentre le varie opposizioni sono intende, probabilmente, al ballo di gruppo, allo sniff, sesso e rock e roll.
Il mio invito, <ritirativi>, è un grido per essere ascoltato, anche a distanza e nel tempo; con esso è presente il mio volto ed il mio pensiero, insieme alla mia disponibilità ad evidenziare contenuti, manifestati anche in altre occasioni, presenti su questo blog che, per la verità, in pochissimi hanno contribuito con note/consensi/dissensi ragionati, cosa questa che, nel mentre fa riflettere, mi dà ragione.
Arch. Natale Saccoliti