Mi permetto di esprimere alcune piccole opinioni in merito all’ articolo di Natale Saccoliti. Premetto che,sulla prima parte del suo scritto sono totalmente d’ accordo. Mi trova solidale nella sua tristezza quando prende atto che non esiste voce o opposizione ai vari scempi compiuti alla nostra storia, alla nostra cultura, alle nostre tradizioni.
Dissento sull’ invito a ritirarsi, non perché non lo condivida, ma per il semplice fatto che è inutile. Sono gli elettori che li devono fare ritirare, se questo non avviene, la colpa non può essere solo del destino cinico e baro che ci ha collocati in un territorio dove la logica e il sapere hanno un ruolo molto defilato nei rapporti socio-politici. All’ elenco delle nefandezze fatto dal caro amico Rocco Chiaro, se ne potrebbero aggiungere altri, come per esempio il rivestimento con lastre di finta pietra, come quelle che rivestono i muri lungo le strade, delle vecchie mura sotto il “Suppuorti i Brandi”. Come le dune per la macchia mediterranea fatte a sette o otto metri dalla risacca del mare, in estate, ma che in pieno inverno, con le mareggiate che vanno oltre tale distanza, verranno spazzate via totalmente. E’ il solito dilemma: “Che fare?.
Amico Natale, a Corigliano, è vero, manca una classe politica corretta, preparate e disposta a spendersi per la realizzazione di progetti che hanno come fine il bene comune, ma tu lo sai meglio di me, ogni paese ha la classe politica che merita. Gli intellettuali, i professionisti, la coscienza critica di questo paese, dov’è? Come manifesta la propria autonomia intellettuale? Che coscienza critica manifesta nel paese? Il nuovo assessore che ha dato l’ assenso alla realizzazione dell’ obbrobrio all’ acqua nova, vuoi che non percepisca l’ orrore? Se non lo percepisce, allora perché non lo giustifica apertamente senza timori? La verità che la politica affaristica e clientelare ha ammazzato quel piccolo patrimonio costruito negli anni giovanili fatto di interessi sociali e politici per fare spazio alla misera considerazione del “ tengo famiglia”. Nessuno, in maniera organica, ha voluto pagare il fio della schiena diritta davanti ad un potere sempre più povero, culturalmente parlando, e quasi tutti si sono accodati all’ andazzo di goderne della vicinanza, anche a discapito di chi singolarmente veniva isolato. Negli anni passati abbiamo visto “artisti” godere del fatto che il sindaco lo avesse notato, anche se poi palesemente non si concludeva niente, (ma vuoi mettere… sono il riferimento culturale della giunta….). Abbiamo medici o professionisti vari accettare incarichi come assessori o consulenti in campi a loro sconosciuti, ma godere di vero cuore per l’ attenzione che il potere gli riservava.
Pertanto, amico mio, gli orrori sono stati fatti, ci siamo trovati di fronte a dei fatti compiuti, anche perché negli anni passati, in molti, anzi in troppi, si è dormito di fronte alle nefandezze della politica, l’ attualità è il frutto di quanto abbiamo seminato negli anni passati, bisogna invertire l’ interesse culturale, occorre che in paese nasca un’ anima politica sociale che sappia avere idee e schiena diritta, occorre che la gente si interessi alle vicende della vita del paese non solo in termini di tornaconto personale e immediato. Occorre che la gente PARTECIPI. È il solo modo che, dopo, permette ai politici ignoranti, pasticcioni e gretti di farli ritirare. Vuoi un esempio fresco fresco? Le ultime elezioni regionali in Emilia Romagna e Calabria si sono svolte con la partecipazione delle persone, bassissima. I politici ti sembrano preoccupati dalla scarsa affluenza alle urne? Manco po’ caxxo… sono felicissimi perché in Calabria Il futuro presidente ha preso oltre il 60% dei voti e uguale in Emilia Romagna dove il futuro presidente è stato premiato dal quasi 50% dei voti. Cosa voglio dire? Voglio dire che se le persone oneste e nauseate se ne stanno a casa, questi marpioni ne hanno solo piacere, hanno meno scocciatori con cui confrontarsi e solo “ domestici” a cui assegnare mansioni senza alcuna discussione. Un paese che non discute, che non si confronta, ma esegue solo ordini e disposizioni, tra l’ altro da parte di un potere i g n o r a n t e è un paese che non ha futuro, è destinato ad essere azzerato. La ricostruzione dell’ acqua nova ha iniziato ad ammazzare le nostre tradizioni, la nostra cultura del confronto, la nostra storia.
Cordiali saluti Mario.